Gli
occhi sono ancora fermi al siluro di Bernarello al minuto 25 della ripresa. Un
botta di contro balzo dal limite che ha steso il Sant’Andrea e ha riportato in
cima alla classifica il Gemina Zimella. Una classifica che giornata dopo
giornata si delinea sempre di più con qualche nuova sorpresa ma tanto
equilibrio.
Una
perla di Artuso con un destro dai 15 metri al 20’ del primo tempo e il siluro
di Bernarello nella ripresa, impreziosiscono la seconda vittoria stagionale del
Gemina Zimella. Nei volti del capitano Artuso e del guerriero Bernarello il
carattere e l’imprevedibilità di una squadra che seppur ancora con molte
defezioni sembra ancora più forte rispetto lo scorso campionato.
Per
averne ragione di ciò basta osservare alcuni numeri: 11 gol fatti, miglior
rendimento esterno del torneo, quinto gol stagionale in 5 partite per
Artuso che pareggia le reti segnate l’anno passato. Una difesa che, se si
esclude il ko esterno di Noventa e il primo tempo di Lonigo, è rimasta
praticamente inviolabile. Anche ieri sera le sbavature ci sono state, ma in
misura lieve rispetto alle incertezze dell’anno passato. Merito della crescita
individuale di Tonello e Piccino, merito della sicurezza espressa in maniera
diversa da parte di Baraldo e del vecchio uomo di spogliatoio Massignan.
E
poi c’è la questione portiere: un Gemina orfano di Boscaro si è ritrovato
dapprima con tre portieri nuovi, successivamente per infortunio e scelte
gestionali con il solo Barcaro. Il giovane portiere da gregario è diventato un
super protagonista della retroguardia zimellese. Un vero trascinatore come
dimostrano le sue parate e la voglia di esserci sempre e comunque.
Se
si voleva dopo Sant’Andrea leggere le note positive della squadra, Urbani può
averne già tratto un riassunto completo di note e gradite osservazioni. Un
centrocampo mai così forte, se si esclude l’assenza di Fontana e Tondini (per
lui solo 5’ ieri sera), la squadra ha dimostrato di possedere quantità e qualità
da vendere.
Al
di là dei tre punti, il Gemina guarda avanti con maggior fiducia e con la
consapevolezza di aver ritrovato gli equilibri che sono mancati l’anno passato.
E con il ritorno di Chioetto, la continuità di Bernarello e Rebusti dove potrà
arrivare questa squadra?
Solo
il tempo dirà chi sarà veramente. Mai intanto Urbani si coccola le proprie punte di diamante, sperando possano brillare del tutto.
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