mercoledì 28 gennaio 2009

Recupero 13^giornata: Vò - Gemina 1-1: La squadra resta viva dopo lo spavento.

Allo stadio di Vò Euganeo va in scena il recupero della 13^ giornata di campionato (a campo invertito) tra i Padroni di casa del Vò e la Polisportiva Gemina rigenerata dopo la pausa invernale ma affamata di punti.

Nonostante la pioggia caduta nel pomeriggio, il campo che sembra una poltiglia e l'arbitro che è arrivato col fuso orario di Ibiza, nessun segnale di partita a rischio.

Livio schiera il suo solito modulo da trasferta con una linea difensiva a 4(Zorzi,Balestro,Fontana e con Lunardi dietro a loro) davanti a Gianesini; Baviero davanti la difesa per un centrocampo composto da Scolari,Fontana,Zanconato e Artuso; Toni unica punta davanti.

Fin dalle prime battute di gioco è Artuso il più cercato di tutti. E' lui il filtro della squadra da cui passa poi ogni vera azione da gioco. Nonostante il palo colpito dal Vò nei primi minuti (pallone che sbatte sul palo alla sinistra di Gianesini), è il Gemina che cerca di fare la partita. Molto più incisivo il centrocampo oggi, Fontana Fabio dialoga molto di più con i suoi compagni e al 15 assist perfetto per Toni, che stoppa il pallone, tira, ma la palle sibila il palo sinistro al portiere avversario. Era l'occasione perfetta! Due minuti dopo altra occasione mangiata da Toni che smarcatosi al difensore e trovatosi a tu per tu col portiere si fa fermare la conclusione che non va a buon fine.

Il campo di certo non aiuta ; nonostante tutto la squadra è più stabile di altre volte. Buone triangolazioni di gioco, buon tempismo da parte della Polisportiva. Tempismo che non c'è al 25^ quando Scolari si guadagna un cartellino color mare che lo obbligherà a star fermo 10 minuti. Per lui altra ammonizione e sarà squalifica!

Il Vò cerca di approfittare dell'inferiorità gialloverde ma il Gemina controlla bene.
La partita è combattutissima e sul finire del primo tempo fermato Tonello per fuorigioco; una conclusione di Fontana dal limite dll'area che il portiere respinge e ancora fischiato un fuorigioco inesistente questa volta a Coke che era stato messo in fuga da un perfetto assist di Artuso. Che peccato!

Primo tempo dove si sono evidenziate buone cose per la maggior parte sul fronte Gemina. Buoni spunti, buone accellerazioni e tenuta campo. Cose che non si vedevano da tempo. Forse anche il fatto di avere un campo grande, con molti più spazi aiutano i giocatori che devono meno fare l'uno contro per un più gioco fluido.

Secondo tempo con i primi cambi: esce un semi-recuperato, per via dell'influenza, Davide Zanconato per Marcheluzzo Stefano. La prima conclusione è del Vò al terzo;alto il tiro da fermo dalla tre quarti campo. Si cercano spesso e volentieri le fasce e Scolari nelle prime battute di gioco è il più cercato di tutti, ed è proprio lui a rimetterci dopo uno scontro di gioco. Preziosa la sua gara (nonostante il blu) ma cede il posto al 10° a Piubello.

La partita da lì a poco diventerà un pò più nervosa per via della pesantezza del campo. Saltano un pò più gli schemi adesso. Chi segna per primo ora avrà forse la meglio. Esce anche Toni per Vallarsa a dar più forza fresca.

Il Gemina abituato da sempre a fare buoni inizio di partita ma al primo errore subire spessissimo il gol sembra per una volta di non rivivere lo stesso film. E invece proprio quando quei fantasmi sembravano sparire, il gol che non t'aspetti. Da un rinvio sbagliato della difesa pallone che arriva a un avversario che si porta avanti il pallone, entra in area di rigore, supera Gianesini e pallone che si ferma sulla linea di porta. Ma nonostante il tentativo di Balestro di rinviare ancora pallone che sbatte sulle ginocchia dell'avversario che mette dentro.

Il Gemina ora tenta il tutto per tutto, sembra quel solito brutto finale, tanta fatica per non raccogliere niente. Fermata un'azione ribattuta da Piubello in rete per fuorigioco. La squadra ora tenta anche tiri da fuori. Tornano quei fantasmi e quando proprio si pensa ad una partita con lo stesso epilogo; l'altro gol che non t'aspetti, quella zampata di Artuso in mischia che riesce a mettere dentro ristabilendo il risultato in parità!

Da lì a poco l'arbitro poco alcuni minuti di recupero manderà le due squadre a lavarsi (come se non si fossero già lavati abbastanza stasera)e rende una partita che sembrava "come tante altre" con un finale inaspettato. Due squadre che ormai si erano schiuse dalla difesa, si erano molto più proposte in avanti, due squadre che sapevano che avrebbero potuto ora prendere un gol, ma che nonostante tutto hanno rischiato fino alla fine regalandoci due "lampi" (ci sta sotto la pioggia) di luce. Il primo perchè arrivato dopo una grande prestazione anche della difesa, il secondo perchè a volte la fortuna arriva pure quando meno te l'aspetti.


LE PAGELLE:

GIANESINI 6
ZORZI 6
LUNARDI 6,5
BALESTRO 6,5
FONTANA 7
BAVIERO 6,5
SCOLARI 6
(PIUBELLO 6)
ZANCONATO 6
(MARCHELUZZO 6)
FONTANA 7
ARTUSO 7,5
TONELLO 6
(VALLARSA 6)

domenica 25 gennaio 2009

Piazza pulita.

E' la fonte su cui si secernono tutti i giocatori avversari; da lui non si passa. Ogni tocco di palla sembra come scandito da ogni tocco di lancetta di un orologio; preciso come uno svizzero, sbarazzino come un brasileiro, ordinato e disinvolto nel controllo del pallone: in lui la classe e personalità prevalgono.

Buon senso e spirito professionale appartengono a questo fuoriclasse dai piedi buoni. Continuità e disinvoltura sono nei suoi principali valori per un perfetto giocatore di calcio. Mai una protesta, sempre disponibile e pronto ad ogni evenienza, anche dalla panchina lui ha sempre risposto presente.

Un giocatore modello? Lui ti risponderebbe Andrea Pirlo.

Da qui si capisce quanto la Polisportiva possa far sempre affidamento su di lui.

Auguri piazza, la tua piazza in mezzo al campo gi gioco.

mercoledì 21 gennaio 2009

La domanda cui non so rispondere

"Papà, nell'intervallo ci siamo affacciati alla finestra per vedere se passava qualcuno.Volevamo avere le ultime notizie su Kakà. E' vero che va via?"
"E' vero che va via ?" questa è la domanda. Il tormento di questi giorni. Il telefonino è caldo, rovente. Gli SMS si susseguono con un ritmo da auguri di Buon Anno. Mi chiamano da Scalea, da Senigallia, da Seregno. Perfino da Iguassu, un amico in vacanza in Brasile: "Se vendono Kakà, mi butto giù nelle cascate!".

In tutti i momenti, in tutte le ore. La pasta è sempre fredda, il gelato è sempre sciolto. Corro nel parco, avvolto dagli zero gradi, a testa bassa, ma non c'è niente da fare: "Ah, ma tu sei Pellegatti? Ma Kakà rimane o parte?". Perfino dopo le 11 di sera, mentre sto cercando di lavorare con un maledetto compasso per aiutare mio figlio a trovare la bisettrice di un segmento.
"Pronto? ah ciao? dimmi"
"Ma Kakà? va o no?"

Lascio il compasso, la matita, il righello per non rispondere nulla. Perché nessuno ancora sa nulla, anche se mille voci, mille indiscrezioni, mille favole, mille incubi si sono rincorsi in queste ore, in questi giorni. Sono, siamo tutti sconvolti, tutti increduli, tutti sconfortati.

Sì, perché Kakà è una bandiera, Kakà è un simbolo. Kakà è il naturale discendente di Schiaffino, di Rivera, di Van Basten. Abbiamo perso il cigno di Utrecht, il Guido Guinizzelli del calcio, il cantore del Dolce Stil novo, per un maledetto infortunio. Non possiamo sopportare l'addio del brasiliano per vil denaro. Mi auguro che oggi sia una giornata interlocutoria per il mio telefonino, anzi no, scusate. Ecco il primo SMS della giornata: "Ho ancora nel cuore quel canto di tutto lo stadio: Kakà non si vende! Ciao". Ho capito! Oggi sarà come ieri, come domani. Sì, domani, lunedì 19 gennaio, quello che potrebbe diventare uno dei giorni più importanti della storia del Milan e delle... società telefoniche.

Il mio sogno, anche perché l'illusione è dolce, è quello di lussarmi presto il pollice, scrivendo a tutti gli amici: "KAKA' RIMANE!!!". Finirebbero questi giorni di fuoco. Certo poi arriverebbero altri sms: "Ma poi? a giugno?!?"
Beh, in questo caso potrei essere maleducato anche con gli amici più cari. Giugno è lontano. Speriamo adesso di gustarci il caro Kakasinho ancora per questi 6 mesi. Poi, magari, gli verrà consegnata la fascia di capitano e rimarrà con il Milan per sempre. Questi saranno ricordati solo come brutti giorni, che possono capitare in un matrimonio con la donna più bella del mondo.

Mando intanto una notizia. Kakà non vuole andare a Manchester, da quegli sceicchi che, in questi minuti, hanno smentito l'offerta!!! Magari questa rivelazione mi eviterà altri sms nella giornata, anche perché devo spiegare a mia figlia le divisioni a due cifre. Scusate? devo interrompere, mi suona il telefonino: "Ma Kakà rimane?". Appunto.





18 gennaio 2009

giovedì 8 gennaio 2009

Chi bene inizia..

Allenamento sul campo questa sera per i ragazzi di mister Urbani che tornano al lavoro dopo la pausa natalizia. Ci sono tutti, o quasi tutti sul terreno di gioco, ove proprio in casa, la squadra giallo verde dovrà ripartire a inizio febbraio nella prima giornata di ritorno contro il Lonigo.

Dicevamo: stasera grandi ritorni come quello dell' " ex capitano" detto il "Greco" o molto più semplicemente uno degli inossidabili del centrocampo nella passata stagione. E' tornato per salutare la squadra, immaginiamo, e non sono mancate i vecchi umorismi sul suo conto. Ma tutto alimenta il clima disteso della squadra che vuole ripartire col sorriso in vista delle partite che contano.
C'è anche un gradito ritorno,applausi per lui,ovvero quel Menegon a cui si cerca di ristabilirlo, in attacco, dove mancano anche i suoi gol.

Poi tutti gli altri: da Balestro a Marcheluzzo, da Tonello Marco a Ferraretto. Mancano Fontana Fabio, Baviero, Tony Gol, Lunardi: nonchè 4 titolari inamovibili. E Paolo Magaraggia, strana la sua assenza.

Ma stasera era il numero, comunque alto, di giocatori disponibili che è balzato di più all'occhio. C'è voglia di esserci. Un buon segno per Urbani che vuole vedere sempre i suoi uomini, non solo per vedere alternative di scelte ma per la stessa continuità di tutti. Solo così nasce quell'ottimismo che poi si spera porterà i giusti risultati.

Chi bene inizia, si dice, ha buone prospettive in avanti.

Certo, prima di quelli ci sono chili da smaltire, ma anche quello fa parte della preparazione.

Lunedì 12 gennaio il prossimo allenamento.