martedì 22 dicembre 2015

14^ GIORNATA: TRIS GEMINA AL VADENDSE, I GIALLOVERDI SI REGALANO PER NATALE I TRE PUNTI. DI LEORATO E DI ARTUSO (DOPPIETTA) LE RETI DEL RILANCIO IN CLASSIFICA

ZIMELLA - Il Gemina torna a sorridere, di fronte il proprio pubblico, vincendo la prima gara del girone di ritorno contro la cenerentola Vadense per tre reti a zero.  Una vittoria arrivata col cinismo e l’exploit degli uomini più incisivi di questo primo scorcio di torneo, Artuso (doppietta) e Leorato, e soprattutto arrivata più col cuore che con la gamba. Una condizione ancora al di sotto della media stagionale, ma comunque una squadra in ripresa e che si regala nello storico “Parrocchiale” una gradita vittoria che mancava da oltre due mesi.

Mai avversario fu così tanto gradito come per l’ultima gara dell’anno. Gialloverdi impoveriti dopo la precedenza mazzata della gara contro il Viceversa, ancora scottati dai troppi punti persi per strada sul campo di Santo Stefano, ma comunque ancora immensamente sul pezzo se consideriamo il passaggio del turno in Coppa (seppur contro la cenerentola del girone A) e questa ultima vittoria di campionato che li rimette in corsa per i playoff (soprattutto dopo le sconfitte di Pressana e Boca Juniors).

Tre reti arrivate nella ripresa, dopo quaranta minuti di traffico e complicazioni in mezzo al campo, dove la squadra zimellese doveva affinare prima la precisione e dopo l’abitudine al gol. I presupposti per tornare a sperare c’erano, però, tutti. La squadra, diversamente dalle ultime sfide, ha cominciato intanto a ricontarsi uno per uno. Una panchina tornata a reggere con delle alternative serie che, con l’aggiunta della quantità e della qualità dei pezzi da 90 ancora ai box (Chioetto, Rebusti, Bernarello per citarne alcuni), riusciranno sicuramente a tornare al livello di inizio campionato e ad incidere come Urbani vorrebbe.

Con un attacco a mezzo servizio, sempre retto degnamente dal “tuttocampista” Artuso, con un Bressan troppo impreciso sotto porta e un Bellini poco ispirato e lontano dalla miglior forma, è la difesa che dimostra (quantomeno) di esserci. Il reparto fa meno sbavature del solito, Massignan e Baraldo sono al sicuro con degli esterni elastici come Piccino (o Coldebella) e Tonello, e quando possono si espongono nella manovra. A Massignan andrà al termine della sfida contro la Vadense il  “palo d’oro” di giornata, per un tiro che si sognerà per qualche notte.

Detto questo però, al di là dei singoli che possono o non possono incidere nell’arco dei 70 minuti, è il collettivo che è tornato a fare la differenza. Un collettivo che timidamente è riuscito a sbloccare ad inizio ripresa con la complicità del portiere ospite, con l’estrema concessione da parte del solito Artuso che ne fa addirittura 2 (tredicesimo gol stagionale per lui).

Il Gemina, dunque, vince e torna a sperare; si “gode” il meritato riposo (sperando di recuperare gli uomini ancora in quarantena), ottimizzando quello che intanto si riesce ad incassare da partite poco indicative come quelle di ieri sera.

Un Gemina che tornerà ad allenarsi lunedì prossimo, perché il gap sulle altre va recuperato fin da subito. Per non perdere di già la confidenza dei tre punti…


Tanti auguri a tutti gli amici, colleghi, avversari sul campo e sportivi fuori dal campo! Un “Cin Cin” di cuore a tutti dalla redazione del Blog. Che sia un 2016 pieno di sportive soddisfazioni.

giovedì 17 dicembre 2015

13^GIORNATA: GEMINA E VICEVERSA FINISCONO A TAVOLINO (0-3), GIALLOVERDI IN 7 E COSTRETTI AL RITIRO DOPO SOLI 20 MINUTI. GARA SOSPESA SULLO 0-2 PER GLI OSPITI

Santo Stefano di Zimella - L’ultima gara del girone d’andata tra Gemina di Zimella e Viceversa è durata giusto il tempo di un caffè. O di un aperitivo se preferite. Un caso raro, più unico che raro per una società tra le più longeve nel CSI, ma che nel calcio amatori può anche accadere. Una squadra zimellese ridotta alle ossa, con una rosa pressoché condizionata da infortunati, alcune squalifiche (derivate soprattutto dal lazzaretto che ha provocato l’arbitro la volta precedente) e, infine, forfait improvvisi. Una squadra che probabilmente non avrebbe voluto neanche scendere in campo: sotto di due reti - in 7 uomini (Molinaro, Baraldo, Zanconato, Tosato, Zaffaina, Bressan, Bogoni) - dopo pochi minuti, contro un carico e motivato Viceversa. In più, una squadra che ha dovuto fermarsi anzitempo in seguito ad un ulteriore infortunio. Gara sospesa e giudice sportivo che farà prevalere il regolamento, con uno 0-3 a tavolino inflitto che non cambierà tanto dal punto di vista numerico e di classifica, ma sul piano morale ha decisamente lasciato il segno.

A ripensarci bene, ad inizio campionato, quando il Gemina cullava sogni d’oro per un primato che dopo il derby vinto col Sant’Andrea (quinta giornata) sembrava destinato a diventare un chiodo fisso fino al termine della stagione, ci ritroviamo all’ultima giornata d’andata con umori completamente opposti. E non soltanto per l’esito dell’ultima partita, contro il Viceversa, che sembrava dovesse già essere persa in partenza (ultima vittoria risale al 26 ottobre). Una situazione in classifica (sesto posto a tre punti dal duo Boca-Pressana) che non è un’eccezione se pensiamo al passato. Anche nel 2013, l’anno in cui il Gemina vinse il girone B battendo tutte le dirette concorrenti, tra gennaio e febbraio la squadra perse più di qualche punto. Un periodo che tradizionalmente non ha mai portato fortuna alla rosa di Urbani.

Ma mai si sarebbe pensato di vedere una squadra sgretolarsi così brutalmente in un sol mese, con gli infortuni a farla da padrone (se di infortuni vogliamo parlare). Una squadra che, al completo, a ottobre aveva guadagnato nell’ambiente certezze che mai prima si erano avvertite. Certezze che pian piano si sono affievolite, proprio quando è mancata la grinta dei giorni migliori. Quando le altre hanno cominciato a correre come dei razzi con formazioni che di anno in anno sembrano sempre di più dei carrozzoni impazziti, il Gemina si è completamente arenato su sé stesso. Colpa, dicevamo, di numerosi acciacchi che però si potevano e si dovevano mettere in preventivo ad inizio stagione.

Giocatori che già l’anno passato avevano accusato dei problemi ma che nessuno probabilmente si aspettava di vedere così prolungati. Speriamo, visto che questo sarà uno degli ultimi post dell’anno, che il 2016 possa (prima nel gruppo e dopo nei risultati) far trovare quella continuità e tranquillità mancata in questo anomalo girone d’andata. Un girone d’andata che ha riservato un’anomala dimensione lunedì sera con appena 7 giocatori disponibili. Cose che una squadra come il Gemina non può permettersi, soprattutto se si considera che le squalifiche hanno inciso più degli stessi infortunati.

Non resta a questo punto che farsi un giretto di campo tutti assieme, capire dove questa squadra ha intenzione di andare, capire se il gruppo ha ancora voglia di giocarsela alla pari con tutte e divertirsi, nello spirito del CSI, come è sempre stato fatto.

Stabilire chi abbia torto o non torto della gara di lunedì non ha senso. Il Gemina deve prendersi, come ha del resto fatto, le proprie responsabilità. Deve ripartire con la testa bassa e cercare fin da subito di allontanare ombre funeste, tornando a fare risultato lunedì prossimo contro il Vadense. Ecco, proprio l’avversario che ci voleva (probabilmente) per rimettersi subito alla pari ritrovando quella via smarrita che si vorrebbe di nuovo farla brillare.

Nel frattempo, Buon Natale a tutti!

martedì 8 dicembre 2015

12^GIORNATA: GEMINA-BOCA JUNIOR 2-2, LUCI ED OMBRE SOTTO LA NEBBIA

DERBY GEMINA-BOCA 2-2.  Nella nebbia di Santo Stefano di Zimella, il Gemina torna a fare punti contro un avversario ostico come il Boca Junior. E questa è la prima vera notizia di giornata. Un 2-2 tirato, ma molto intenso se osserviamo lo sviluppo della partita caratterizzata da almeno una decina di cartellini gialli, un’espulsione incerta, un sopracciglio di Leorato tagliato e un rigore nel finale per il Boca che ha fatto sicuramente arrabbiare i gialloverdi. Detto questo, però, questa piccola introduzione molto generica voleva soltanto far capire che al di là di una conduzione di gara al di sotto della sufficienza e poco costruttiva per entrambe le squadre, non ci si sentiamo di dire che la gara sia stata nervosa o cattiva a tal punto da contare tutti i feriti (in senso figurato) lasciati dall’arbitro sul terreno di gioco. Una gara agonisticamente intensa, per un risultato che per quanto il Gemina abbia da recriminare, rimane giusto.

ARTUSO APRE LE MARCATURE, MA QUANTI FORFAIT. Semmai c’erano di fronte due formazioni che avevano necessariamente bisogno di punti. Il Gemina di Zimella era la squadra che aveva tutto da perdere (con una formazione pressoché rimaneggiata e per niente in salute), che non vinceva da oltre un mese e mezzo e che era obbligata (quantomeno) a tornare in sella facendo una bella partita. Il Boca, invece, nel cuore del vagone che porta in testa alla classifica (a sei punti da Nova Gens e Viceversa che ieri hanno rispettivamente vinto e pareggiato), aveva bisogno di dare continuità al proprio campionato. Anche i forfait di stagione alla fine sono pesati soprattutto nel Gemina, con un attacco a mezzo servizio lasciato alla genialità di Artuso che ci ha messo il segno con un gol che ha aperto le marcature e un centrocampo con il solo Leorato fra i titolari disponibili (rivoluzionato dalla presenza di Guglielmi e Zaffaina). Oltre alla lunga lista di infortunati (Vidali, Martello, Chioetto, Bernarello), indisponibili (altrettanti) e squalificati (Coldebella e Pescetta), che si aggiungono alle ammonizioni con diffida rimediate durante la gara a Massignan (irregolare come confermata dalla stessa società al termine della gara), Leorato, Tonello e Artuso (espulso per doppia ammonizione). Insomma, un lazzaretto che solidifica ancora di più il pensiero che il punto di ieri sia stato una bella ignizione di fiducia.

BOCA SEMPRE VIVO, LEORATO SEGNA E SI BECCA I PUNTI.  Il Boca è una squadra ormai ben collaudata, sospinta da un Visentin e un Giusti sempre nel vivo di ogni azione. Una squadra che ha più volte a cercato il pari, raggiungendolo alla mezzora con una giocata di Saggiomo. Riuscita ad emergere anche dopo il secondo vantaggio zimellese, arrivato ad un quarto d’ora dalla fine con un colpo di testa di Leorato. Un’azione nata dalla destra, con un pallone tagliato di Artuso che sorprende la difesa gialloblù, consentendo a Leorato di appoggiare di testa in rete. Nell’occasione del gol, però, una tacchettata sul sopracciglio destro lo costringe al forfait e alla sutura: saranno ben 6 i punti per lui. Anche se al Gemina ne sarebbero bastati 3 in classifica. Il Bonaldo a quel punto schiaccia pericolosamente il Gemina, che si trasforma dopo gli infortuni di Massignan e Leorato, con Zanconato e Randon in soccorso. Entrerà nel finale anche Bogoni, (esordio per lui). Un Boca imprevedibile, che probabilmente capisce a quel punto di perdere una grossa occasione e sul finire di tempo trova un penalty che Giusti trasforma con grazie astuzia. Un rigore nato da un contrasto di gioco nell’area di rigore gialloverde che l’arbitro giudica irregolare. Un rigore che cambia inevitabilmente il corso del finale.

PUNTO SUL CAMPO, MOLTI DI PIU’ QUELLI LASCIATI. Un pareggio che, dicevamo, accontenta il Gemina solo dal punto di vista del morale. Una squadra che si ritroverà, però, con gli uomini contati nella prossima delicata sfida in trasferta contro il Viceversa. Un punto che fa più danni che effetti positivi in classifica, anche se per il momento il quinto posto c’è e rimane tutto un girone di ritorno da giocare per risalire in classifica. Al Boca la soddisfazione di aver raggiunto almeno il pari, in una gara che avrebbe anche potuto vincere. Ma tant’è i derby sanno riservare anche tante sorprese. Speriamo al ritorno di vederci meglio anche dalla tribuna.


Tabellino di Gemina-Boca Junior

ROSA GEMINA: Barcaro; Piccino, Massignan Baraldo, Tonello, Guglielmi, Leorato, Zaffaina, Rebusti, Artuso, Bressan, Zanconato, Randon, Molinaro, Frigo, Bogoni. All.: Urbani.


ROSA BOCA: Cavallon, Cauci, Bari, Capuzzo, Garbin, Burato, Giusti, De Grandi, Saggioro, Visentin, Bertuzzi, Zappon, Nicoli, Tonello, Colognese, Bressan, Benin. All.: Renaldin.

martedì 1 dicembre 2015

11^GIORNATA: GEMINA ANCORA SCONFITTO A POJANA, BERNARELLO NON BASTA. FINISCE 3 A 1. GIALLOVERDI, DOVE SIETE?

Il Pojana passa 3 a 1, seconda sconfitta consecutiva del Gemina che non sa più vincere e perde ancora la testa. Ora lunedì il derby contro il Boca: il commento.

Seconda sconfitta di fila che pesa come un macigno per il Gemina, tornato a casa da Pojana a mani vuote (sconfitto 3 a 1) e con ancora meno certezze. Svuotato mentalmente dal fatto che prestazioni e risultati non stiano più arrivando. Gli alibi li abbiamo giù utilizzi tutti: infortuni, modulo, le condizioni di molti giocatori, il periodo non favorevole e la qualità degli avversari che in queste ultime giornate s'è fatta prevalere.

Il Gemina sembra sia rimasto all’ultima convincente prova casalinga contro il Sant’Andrea. Eravamo ancora sulla chioccia del parrocchiale. Si è come arricciato dentro l’orgoglio, è tornato scarico mentalmente alla prima gara al Comunale di Santo Stefano, e si sono aggiunte una serie di “sfighe” che chiamarle malamente così le raggruppa tutte. E’ evidente che questa squadra non può essere quella che ha battuto (convincendo) il Sant’Andrea, non può essere quella della striscia positiva, non può essere nemmeno quella che un mese esatto fa stava in testa alla classifica. Ma è pur vero che mentre le altre corrono (Viceversa e Nova Gens sono sempre più in fuga), dall’altro ci sTa una classifica che in questo momento mette fuori dai giochi perfino la squadra di Urbani. E non deve sorprendere il fatto che su 5 posti disponibili per le fasi finali (per fortuna!), in questo momento a rischiare di più ci sia proprio il Gemina. 

Gli ultimi scontri diretti sono andati persi, la squadra dopo due mesi dall’inizio del torneo non riesce più a trovare la propria reale identità. E il gruppo ha bisogno di uno scossone forte, che parta da chi questo Gemina lo ha visto crescere fino a oggi.

C’è bisogno di ripartire con la stessa voglia dei giorni migliori. Senza fare esempi che fuoriescono dal contesto amatoriale, bisognerebbe andare non tanto lontano da qui e vedere cosa succede alla domenica pomeriggio su qualche campo dilettantistico. Squadre che senza un euro riescono miracolosamente a riemergere grazie a sudore, fatica, determinazione, continuità in allenamento e tanto, tanto cuore.

Insomma, ci sta di perdere a Pojana, sia chiaro. Ci sta di perdere in un campo mai favorevole alla squadra. Ci sta di perdere in questo momento la testa. Non ho mai visto un Gemina scintillante tra novembre e dicembre. Ci sono sempre stati momenti altalenanti coinciso con il periodo più freddo dell’anno. Quando l’infermeria comincia a riempirsi, quando qualcuno salta l’allenamento perché comincia ad esserci troppo freddo, quando di fatto la rosa non riesce ad essere completa e compatta.

La carretta la deve tirare sempre chi ha più anni sulle spalle. E anche stavolta dovrà essere determinante per ritornare a quella vittoria (magari lunedì contro il Boca?) che darebbe uno scossone decisivo al gruppo. La vittoria aiuta sempre, il campionato sicuramente potrà evolversi nel corso del girone di ritorno e quando torneranno i tempi maturi, siamo sicuri che tornerà anche il ruggito vincente del Gemina di Zimella.

Intanto ci dobbiamo accontentare di quello che passa in convento. Ieri sera la squadra era pur partita bene, il vantaggio del Pojana con Pasqualin veniva ripreso da Bernarello su penalty, Una gara tutta da giocare, prima di perdersi tra il nuovo vantaggio vicentino, l' espulsione di Coldebella che ha condizionato il secondo tempo e un Pojana che c’ha messo più cuore per proteggere i tre punti. Ora il Pojana torna a respirare, il Gemina boccheggia ma l'aria è più pesante.

La classifica mette tristezza, ma ora la concentrazione deve già essere alta per la prossima sfida al Comunale contro il Boca. Gare dal sicuro valore tecnico e statistico, visto che il Gemina sa mettere il turbo proprio quando lo si dà per finito. Con i cugini del Boca la motivazione dovrebbe già essere implicata nel titolo. E se scusate se è poco…

Tabellino: 

Barcaro, Piccino (10' st Zanconato), Massignan, Baraldo, Coldebella, Artuso, Leorato, Bernarello, Tondini (1' st Scolari), Bressan, Rebusti. A disp.: Guglielmi, Randon, Zaffaina, Bogoni. All.: Urbani.

martedì 24 novembre 2015

10^GIORNATA: SI FERMA IL GEMINA, NOVA GENS PASSA A SANTO STEFANO 4-1. BLACKOUT GIALLOVERDE A 10' DALLA FINE, QUANDO IL PUNTEGGIO ERA ANCORA 1-1. SI FERMA ANCORA CHIOETTO

Sconfitta pesante quella rimediata dai gialloverdi nella serata fredda di Santo Stefano contro il sorprendente Nova Gens. Quattro reti che fanno male, soprattutto per come sono arrivate. Un 4-1 per gli ospiti pesante ma a nostro avviso troppo largo per quello che si è visto. Una partita che verosimilmente è rimasta sull’orlo dell’equilibrio fino a 10’ dalla fine, sul punteggio di 1-1, quando il Gemina si è trovato dal possibile vantaggio (in ultima pure un rigore dubbio non concesso ad Artuso in area di rigore, sarebbe stato il secondo, ma non ci sentiamo di giudicarlo), al clamoroso blackout con ben tre gol subìti. Nessun alibi, nemmeno sulle indecisioni di un arbitro che ha di fatto suggerito il nuovo vantaggio (almeno due episodi da fuorigioco che hanno fatto imbestialire la retroguardia gialloverde in occasione dei gol) e l’apripista vicentina quando il risultato era oramai compromesso. In più un’espulsione per proteste (Pescetta) sul 2-1 per gli ospiti che ha alimentato un finale con poco stile e che sarebbe meglio dimenticare fin da subito.

Dimenticare perché il campionato ha fin qui dimostrato che non ci sono teste di serie o favoritismi di alcun tipo. Gli arbitri sbagliano indifferentemente, le squadre non mantengono dall’altro un ritmo continuo, per una classifica che pur stridendo al Gemina Zimella (ora quinto), cambia lunedì dopo lunedì.

Perciò anche il momento no della squadra gialloverde (due punti in tre partite), deve essere trasformato in ordine mentale che in gare come le prossime, devono necessariamente far pervenire. Tra due settimane c’è pure il derby con il Boca, e probabilmente quello sarà il vero crocevia per la squadra. Una formazione ora incompleta, rimaneggiata, probabilmente ancora vittima di infortuni (un in bocca al lupo ai già attuali stop di Martello e Vidali), acciacchi vari (Chioetto ancora ai box nonostante 40’ in campo), assenze pesanti (Rebusti fra tutti), oltre a squalifiche (Tonello e Randon fra quelle di ieri) che non agevolano sicuramente il miglioramento. Aggiungiamoci una condizione precaria, non al top, o per lo meno non come eravamo abituati. Sarà un caso che questo calo sia stato avvertito da quando la squadra è tornata a giocare al Comunale?

Da qui a Natale si capiranno molte cose, si innescheranno anche le strategie di mercato, perché ora come ora la squadra è davvero ai ferri corti. Partendo dalla porta, dove Barcaro è rimasto l’unico portiere e neanche un raffreddore potrà fermarlo più, la difesa appare con poche alternative (Baraldo e Massignan unici punti fermi) e l’attacco segna sempre con il contagocce (ieri sera il solo Bellini a tenere un reparto).

Elementi che da soli non ti consentono di stare all’altezza per 70’ contro formazioni come quelle di ieri che fanno del collettivo e del proprio agonismo i veri punti di forza. La Nova Gens è tra le squadre qualitativamente più in forma del torneo, merita la posizione in classifica che ha, e pure quando sembra in calo nel corso della partita riesce sempre a riemergere grazie ai propri giocatori migliori.

Ieri sera il Gemina ha regalato sul piano dell’intensità i primi 15’ agli avversari. Giusti per vedere una paratissima di Dalla Montà su Artuso in contropiede (su assist di Bellini) che poteva regalare, però, il vantaggio. Poi il rigore di Vettorello sul palo, la clamorosa occasione mancata dagli ospiti, che passano comunque al 20’ con uno strepitoso diagonale di Vettorello. Un bijoux che sbilancia la gara, fa tornare in avanti il Gemina, che in qualche maniera si rende pericoloso con tiri dalla distanza.

Anche la ripresa parte con un Gemina più reattivo e spigliato, che cresce con il passare del tempo, trova il penalty decisivo (conquistato da Artuso al 15’, trasformato da gran classe da Bernarello), ma poi pecca di poca concretezza quando ci sarebbe da chiudere la partita. Fra tutte un’occasionissima per Bellini a tu per tu con il portiere seppur in posizione leggermente defilata.

Un equilibrio instabile fino alla mezzora, quando si capisce che le due squadre non si vogliono accontentare di un pareggio. La Nova Gens sfiora più volte il raddoppio, poi passa per davvero con Birro: bucata la difesa con una verticale che mette l’attaccante solo contro il portiere. La difesa vendica la scelta dell’arbitro, che concede il gol nonostante il dubbio fuorigioco, si scagliandosi contro.  Da lì il cartellino rosso a Pescetta che ha chiuso la partita. Un errore della retroguardia zimellese, quella di fermarsi prima che l’arbitro fischiasse o no il fuorigioco pagato con gli interessi.

Una indecisione pagata con dazio, visto il blackout generale, la terza rete ancora con Birro e, in ultima, il poker in rapina di Toto. Evidentemente non fanno testo gli ultimi minuti, compreso il poker inflitto alla squadra.

Un risultato che, però, evidenzia le lacune che un mese fa parevamo impensabili visto la caratura della rosa. Un momento no che si può superare con la perseveranza e con la forza del gruppo che dovrà sicuramente vincere la paura di non farcela. Le qualità che erano emerse ad inizio stagione sono le medesime che la squadra ha dimostrato di possedere. Serve calma e pazienza, ora. Servono anche soluzioni alle pesanti assenze che non aiutano, di certo, a sconfiggere questo momento no. L’intelligenza paghera, anche se ora questo gap rispetto alle altre rimane difficile da digerire.

TABELLINO:
Gemina: Barcaro, Coldebella (Pescetta), Massignan, Baraldo, Leorato, Bernarello, Chioetto (Piccino), Scolari (Fontana), Artuso, Bressan, Bellini. A disp.: Tondini, Guglielmi, Zaffaina, Zanconato, Bogoni. All.: Urbani.

Nova Gens: Dalla Montà, Pillon, Bonato, Ferrian, Vettorello, Padrin, Rossi, Birro, Toto, Rosetti, Dal Prà. A disp.: Ghiro, Gemetto, Bernardi, Bonato, Gasparella. All.: Bertini.

martedì 17 novembre 2015

9^ GIORNATA: GEMINA DALLA PAREGGITE ACUTA, FERMATO 2-2 DALL' AGUGLIARO. ARTUSO APRE, SCOLARI CHIUDE

Vicenza - Un pareggio nel segno della continuità per la squadra di Urbani, che ad Agugliaro ottiene un prezioso pareggio al termine di una gara a montagne russe. Dopo la gara casalinga contro il Pressana ci si aspettava, certamente, un cambiamento sul piano dell'intensità e del gioco per ottenere i tre punti.

Fatto sta che le numerose assenze, un reparto d'attacco sempre più sterile, oltre ad alcuni equilibri interni alla squadra da rimettere in tiro, hanno permesso all'Agugliaro di sfiorare la vittoria contro i zimellesi. Un 2 a 2 con moltissimi colpi di scena, un arbitraggio ancora discutibile, ma che non ha compromesso del tutto l'andamento del match.

Un Gemina Zimella passato in vantaggio con Artuso, a cui è stato maggiormente affidato il reparto d'attacco visto le assenze di Rebusti e Chioetto, oltre a Randon squalificato e Bellini ancora non in perfetta forma. Un Artuso tornato al gol e tornato onnipresente quando c'è da fare la differenza in campo. La velocità del capitano è la stessa con la quale l'Agugliaro è riuscita nel giro di mezzora a rimontare e sorpassare i zimellesi.

Solo a tempo scaduto il  bellissimo gol di Scolari, cucchiaio di pregevole fattura, per lui secondo gol in tre partite (media punti di un gol a partita), evita ai gialloverdi l'ingombrante parentesi di una sconfitta senza alibi né parte.

Un Gemina che deve raccogliere ciò che può e portarselo con sé con il sorriso sulla bocca. Un pareggio striminzito con il Pressana (seppur con moltissime occasioni mancate) e il punto conquistato a fatica ad Agugliaro, permettono comunque di avere vicino la vetta a 3 punti. Un gruppone in testa che continua a correre, Viceversa e Nova Gens che continuano a sorprendere, per un campionato che fino a Natale continuerà ad essere indecifrabile e con molte gare non scontate.


martedì 10 novembre 2015

8^GIORNATA, GEMINA INGABBIATO CONTRO IL PRESSANA: FINISCE 0-0 LA "PRIMA" A SANTO STEFANO. NEL FINALE CLAMOROSA TRAVERSA DI ARTUSO

Gara d’esordio al “Comunale” di Santo Stefano per il Gemina Zimella che non va oltre lo 0-0 con un Pressana voglioso di riscatto. Finale da brividi con la traversa di Artuso che poteva regalare i tre punti. Arbitraggio da rivedere, episodi da moviola che hanno fatto arrabbiare soprattutto i gialloverdi.

Santo Stefano di Zimella

Gemina “al palo”, o bisognerebbe in questo caso suggerire “in gabbia”. Perché quello che è successo in settanta minuti (tirati come una corda di violino) sul campo di Santo Stefano (sarà il terreno principale della squadra di Urbani fino al termine dell’inverno), è la sintesi di una gara che doveva offrire molto dal punto di vista qualitativo, che ha fatto vedere tutto il potenziale, ma che la minuziosa attenzione di entrambe le compagini ha ridotto al centesimo. Un attacco zimellese rimasto addirittura a secco (questa è la vera notizia), ridotto all’osso grazie ad un lucido e caparbio Pressana che non si è ridotto sulla difensiva, si è proposto con disinvoltura in avanti grazie ai propri migliori giocatori e ha regalato una partita apertissima, piacevole e giocata ad armi pari. Molti sono stati anche i duelli sulla fasce laterali, da cui sono arrivate le migliori azioni della partita (bilancia delle occasioni 5 a 2 a favore dei padroni di casa), ma meno creativo è risultato essere il centrocampo zimellese, che ha badato a contenere più che a proporre. 

Un Gemina che doveva fare evidentemente qualcosa in più per ottenere i tre punti. Si è lasciata sopraffare dall’equilibrio tattico ospite che, seppur messo alle strette in molte occasioni (nitide occasioni capitate dalle parti di Rebusti, Artuso, Martello e allo scadere con il neo entrato Fontana), non si è mai disunito e non si è mai del tutto chinato alla forza balistica dei zimellesi (evidentemente più squadra perché rodata da più tempo). Un esordio dolceamaro a Santo Stefano, quindi, per la squadra di Urbani che ha già dovuto fare i conti con il nuovo terreno di gioco dove ci sarà da vendere cara la pelle per conquistare i tre punti. Buona volontà e spirito di sacrificio non basteranno più. 

Un passo indietro nel complesso? Si direbbe proprio di no visto quello che in settanta minuti è stato creato. Sarebbe bastata aprire la partita per far cambiare le carte in tavola, ma così non è stato. Piuttosto sono state le imprecisioni dalla metà campo in su a determinare questo zero sul tabellino della partita che avrà fatto certamente infuriare il tecnico coi baffi.

Da registrare, infine, un ennesimo stop di Marco Rebusti in attacco che ha dovuto abbandonare il terreno di gioco nei minuti conclusivi della partita. Ma le buone notizie arrivano proprio dal reparto maggiormente colpito nella fredda serata di novembre: giovedì tornerà disponibile anche l'altro bomber Chioetto, poco impiegato fin qui per acciacchi vari e in ultima per la nascita del figlio (complimenti ancora a tutta la nuova famiglia!). Una alternativa che arriva proprio nel momento più delicato di questa prima parte di stagione. Chi passa indenne questa prima fase invernale potrà sicuramente guadagnarne nel girone di ritorno.

Ma tempo per guardare troppo in là attualmente non c'è, meglio concentrarsi da giovedì per la prossima delicata sfida in campionato.


Ci rivediamo lunedì prossimo. 

Tabellino: 
Gemina Zimella: Barcaro, Tonello, Massignan, Baraldo, Coldebella (25’ st Scolari), Leorato, Bernarello, Artuso, Martello, Rebusti, Bressan (20’ st Fontana). All.: Urbani.
Pressana: Cozzolino, Marola (18’ st Zappolla) Grotto, Diawablaye, Marangoni, Wade, Fortuna, Danzi, Ariba, Pozzan, Diaw. All.: Visentin. 



venerdì 6 novembre 2015

RITORNO 1° TURNO: GEMINA AVANTI GRAZIE AL 2-2 SUL POJANA: DOPPIETTA DI REBUSTI

Cagnano (VI)- Serata strana davvero quella di ieri sera andata in scena a Cagnano. Passaggio del turno per la squadra di Urbani che col 2-2 (3-2 all'andata per i gialloverdi) accedono al secondo turno della Coppa CSI in programma il 10 dicembre prossimo, ma serata che purtroppo ha vissuto momenti di panico per un malore improvviso occorso ad un giocatore del Pojana Maggiore. Alla fine del primo tempo infatti, mentre le due squadre rientravano negli spogliatoi, un giocatore della squadra di casa si è accasciato a terra senza sensi. Subito soccorso dai compagni, dopo pochi minuti ha iniziato a riprendersi e, al sopraggiungere dell'ambulanza, è stato trasportato all'ospedale di Vicenza. Dopo una notte in osservazione le sue condizioni sono migliorate.

LA GARA: Gemina in classica divisa nera che parte con delle novità in difesa: rientrano Guglielmi (dopo lungo stop tornava titolare) sul lato sinistro e Zanconato sul lato destro. Tonello e Baraldo a far coppia centrale; Tondini, Leorato, Martello e Artuso sulla mediana. in attacco Bressan al fianco di Rebusti.

Gemina che prova ad imbastire gioco fin da subito ma senza sfondare. Mentre al 15' i padroni di casa su un'azione di rimessa, trova la retroguardia gialloverde un po' in bambola e infila la porta di Vidali per il vantaggio. Il gialloverdi non ci stanno e pareggiano immediatamente i conti con una botta di Rebusti.

RIPRESA: Gemina che sfiora il raddoppio almeno in un paio di occasioni, una su tutte un tiro di Bressan parato e diversi calci d'angolo non sfruttati dagli uomini di Urbani. Intorno al 50' l'episodio che non ti aspetti e che può far male: Zanconato atterra in area il capitano del Pojana che con un po' di mestiere cade al limite della linea di fondo: l'arbitro imperterrito fischia calcio di rigore. Penalty calciato benissimo dall'attaccante biancorosso e 2-1 per il Pojana...

Sostituzioni nelle fila dei gialloverdi: Coldebella per Guglielmi (buono il suo rientro) e Massignan per Zanconato. Ora è il Pojana ad avere la qualificazione in pugno (5-6 il parziale). Sul finire: Scolari per Leorato, Bellini per Bressan, Zaffaina per Tondini.

Ma il Gemina riesce sul finale ad ottenere il punto qualificazione grazie ancora a Rebusti che sigla la personale doppietta. Gialloverdi che riescono quest'anno a passare il primo turno di Coppa, nella speranza che per i prossimi match (partita secca) di questa competizione si arrivi nella migliore condizione possibile e senza soffrire così tanto. Complimenti al Pojana Maggiore per la sportività e la bella prestazione, alla prossima in campionato contando di rivedere in campo chi stasera non è stato molto fortunato.


martedì 3 novembre 2015

7^GIORNATA, LA RIVINCITA DELLE SETTE SORELLE: UN CAMPIONATO MAI COSI' INCERTO, E ORA LA COPPA

Sette giornate di campionato, dieci squadre racchiuse in quattro punti per la vetta. Un campionato del Basso Vicentino, Girone B da specificare per bene, mai così incerto e pieno di colpi di scena. Anche nella fredda serata di inizio novembre, molte sono state le sorprese nei risultati, costati almeno tre lunghezze dalla vetta. Un Gemina Zimella che tiene per il momento stretto il comando, in compagnia (da questa settimana) del cugino Boca Junior (altra interessante sorpresa di questa prima parte di torneo), per una classifica mai così incerta dopo sette giornate come quella dell’edizione 2015-16.

Il pari esterno della squadra di Urbani schiaccia una classifica che ora presenta uno scenario totalmente nuovo rispetto sette giorni prima. La vittoria in trasferta del Boca Junior contro il Nova Gens, la seconda di fila dopo quella netta di Pressana, è sicuramente il colpaccio più eclatante della settima giornata di campionato. Tre punti che ridanno forma ad una squadra che dopo il rodaggio dell’anno passato appare davvero l’antagonista più appropriata del Gemina Zimella in questo pazzo torneo CSI.

Dietro le due compagini spicca l’exploit sempre più roboante del Viceversa, una vera macchina da guerra, mai sconfitta fin qui e capace di annientare 3 a 0 l’ex capolista Psv Noventa (in crisi nera dopo il ko sette giorni prima con il Sant’Andrea). Discorso a parte lo meritano Sant’Andrea e La Favorita che, sembrando attualmente uno scalino sotto le altre sul piano dei risultati fin qui ottenuti, hanno nell’esperienza e nella tradizione gli elementi necessari per stravolgere nel girone di ritorno questo campionato.

In più, gol a grappoli, come se piovessero: diciotto gol anche in questo ultimo turno, segno di qualità davanti tra le big e con un’alta predisposizione ad attaccare da parte di tutte. Se Gemina e Boca hanno attualmente il miglior attacco stagionale (18 contro 14 gol a testa), molto lo devono alla facilità da parte di tutti i giocatori di vedere la porta. E non si può non dire che la differenza la faranno in più in là gli equilibri delle proprie difese. Più vulnerabile quella dei gialloverdi (vedi le due reti di Lonigo), ma ugualmente efficace visto i risultati.

Parlando, infine, di numeri, ci rendiamo conto di come le sorprese già dal prossimo turno potrebbero cambiare ancora. Contro il Pressana (squadra che ha maggiormente impressionato per il gioco nelle prime partite), la squadra di Urbani dovrà ulteriormente dimostrare tutta la propria solidità e propensione al gol. Un Gemina che ritroverà quasi sicuramente il proprio capitano Artuso, ma che dovrà stare attento alla voglia di rivincità da parte del Pressana stordito dalla sconfitta inaspettata casalinga contro il Brendola (altra protagonista indiscussa del torneo).

Più facile il turno del Boca Juniors che dovrà vedersela contro la nobile decaduta Pojana Maggiore. E a proposito di Pojana, c’è una Coppa da onorare giovedì prossimo a Cagnano per il Gemina. Si riparte dal 3-2 per i gialloverdi, un risultato non così scontato e che mette nelle condizioni la squadra di Urbani di dover fare la partita.


A che punto saremo tra 7 giorni? Una classifica che sicuramente cambierà pelle ancora, ma siamo sicuri ci sarà da divertirsi. Palla al centro e nastro da registrare già pronto. In attesa di capire chi tra le dieci nuove sorelle la spunterà tra tutte.

7^GIORNATA, GEMINA BLOCCATO A LONIGO CON LA FAVORITA. FINISCE 2-2, TORNANO IN RETE BRESSAN E REBUSTI

LONIGO - Fermi tutti. Prima notizia: novembre parte col botto nel campionato CSI amatori del basso vicentino. Un girone B in cui succede di tutto, cadono Pressana e Sant’Andrea fra gli altri, cedono PSV e Nova Gens in testa alla classifica, ma non ne sa approfittare del tutto la squadra di Urbani. Un 2-2 a Lonigo contro La Favorita che se da una parte comporta un ulteriore mattoncino da affiggere alla testa della classifica (sempre più corta), dall’altro attesta che in questo campionato niente può essere scontato.

Il Gemina, orfano del malconcio Artuso in attacco, oltre a Chioetto (auguri al neo papà!) e a Rebusti (che parte dalla panchina), passa per ben due volte contro i biancorossi, ma sa essere raggiunto con grinta dalla squadra vicentina. Un pari giusto per quello che hanno creato entrambe le squadre, un pari che forse accontenta più la squadra di casa che si era vista sfuggire la partita proprio nel momento migliore.

Pronti, via ed è Bressan ad inaugurare l’ impeccabile gara, siglando il vantaggio che si ricorderà per molto. Nell’azione del gol tutta la grinta mancata in alcune circostanze, unita alla generosità spesa per tutti i 60’, prima di lasciare spazio a Bellini. Un Bressan concentrato e che da solo ha dovuto far sentire il peso di tutta la fase offensiva zimellese, prima appoggiato da Randon (esordio dal primo minuto per lui), successivamente da Rebusti. Una rete d’astuzia dopo 15’, con pallone agganciato sulla trequarti, un double passe che ha fatto sedere prima il difensore e successivamente il portiere. Altolà a tutti quelli che in quel momento si aspettavano una gara al di sotto delle attese: La Favorita-Gemina ha da sempre regalato gare risicate fino alla fine e anche questa volta le emozioni non sono mancate.

Peccato per qualche errore di valutazione che se prima regala il pari senza storia ai padroni di casa con Parladori al 30’ (difesa che si è lasciata bucare ingenuamente dopo un probabile fuorigioco non fischiato, assist del migliore in campo Dal Grande per il collega di reparto che insacca senza appello), ad inizio ripresa grazia i zimellesi e ”Vidali” (cartellino blu) per un tocco di mano fuori dall’area dello stesso che La Favorita non sfrutta da punizione. Un Gemina in 10 ma che sa trovare anche il raddoppio. Lo sigla di rapina Rebusti al 14’, tornato prepotentemente in gol dopo un digiuno che durava dallo scorso campionato. Un Rebusti assist man e finalmente goleador. La sua rabbia al momento del gol è l’immagine più nitida della forza dimostrata.

Un gol che impreziosisce anche la gara rognosa di Bernarello e compagni, chiamati ad uno sforzo ulteriore da lì in avanti. Peccato che il Gemina non ha fatto i conti con la vena balistica del giovane Dal Grande, che dal cilindro scocca un gol bello quanto importante ai fini del risultato. Un tiro dal limite dell’area che si insacca alle spalle di Vidali. Un Vidali che a parte il cartellino blù è sempre sembrato impeccabile e decisivo se consideriamo almeno due belle parate degne di nota fra il primo e il secondo tempo. Gialloverdi che ci proveranno nel finale con gli affondi per Rebusti e Bellini.

Un risultato che, però, non cambierà più, anche perché le due squadre si allungheranno e non riusciranno a rimanere lucide fino alla fine. La squadra di Urbani, secondo notizia, conquista peraltro il secondo pari stagionale (sempre a Lonigo!) in un campo che l’ha vista gioire poche volte. 

Un punto che la porta a 14 punti, viene raggiunta dal sorprendente Boca, ma rimane ben saldo in classifica. Tra 7 giorni la prova del 9 contro il Pressana, ma prima un pensiero al turno di coppa che presenta a Cagnano un Gemina impegnato contro il Pojana. C’è da proteggere il 3 a 2 dell’andata. 

martedì 27 ottobre 2015

6^GIORNATA, VITTORIA A SINGHIOZZO DEL GEMINA A ROVEREDO: MA E' PRIMATO. ARTUSO E SCOLARI STENDONO I ROSSOBLU, FINISCE 2-1

Aspettando che si concluda questa sera la sesta giornata di campionato, coi posticipi di Sant'Andrea e Lonigo, il Gemina guadagna la testa della classifica battendo in trasferta il Roveredo 2-1. Una vittoria sudata, conquistata non senza fatica. A decidere la gara un tiro sporco in mezzo all'area da parte di Scolari, che bagna coi tre punti il suo primo gol stagionale con la maglia gialloverde. In mezzo il ritorno di Chioetto che appena entrato a portato subito scompiglio in attacco, oltre a qualche esclusione eccellente che sicuramente farà discutere.

ROVEREDO di Guà - E' stata la vittoria del gruppo. Ancora una volta dal cilindro Urbani ha pescato l'elemento della differenza. Al 15' della ripresa Scolari è entrato e ha determinato su quella fascia destra l'equilibrio del match. Un gol che si ricorderà per molto tempo, non tanto per la fattura (il tiro sporco nella confusione dell'area roveredana passa sotto tutta la barriera e si insacca), ma per il significato. Un gol da tre punti fatto un zimellese DOC. Un ragazzo nato e cresciuto nel Gemina e che dopo un anno sabbatico si è rimesso in discussione riprendendosi con il sudore la propria fascia destra.

Un Gemina che fino a quel momento aveva faticato non poco nel contenere un Roveredo arzillo e ben impostato che avrebbe meritato certamente qualcosa in più. Una squadra, quella del Roveredo, al quale va dato il merito di essere diventato davvero un gruppo che merita rispetto nel torneo per tenacia e forza. 

Una tenacia che i gialloverdi di Urbani mostrano a metà nel primo tempo. Nelle praterie laterali Artuso corre e inventa, ma la mira è stata incerta. La rete di rapina al 25' del primo tempo è l'unica vera gioia in una serata in cui non è riuscito ad incidere come avrebbe voluto. Per fortuna c'ha pensato il gruppo a rendere meno amara la serata di Roveredo.

La difesa è ancora una volta il reparto che funziona come un orologio svizzero. Peccato per il buco lasciato nella ripresa quando in contropiede il Roveredo pareggia i conti con Pelizzari (bella la girata ad incrociare che beffa Barcaro al 15' della ripresa). In quel momento Urbani cambia tutto, esclude i vari Bressan e Fontana e rilancia la quotazione di Chioetto e Scolari. Scelte di cuore ma anche di intelligenza. Pragmatico il Gemina in quel momento a concretizzare ogni contropiede offerto dal Roveredo. Bernarello è l'uomo dell'intelligenza (più nervoso di altre volte), della rottura. Ma gli altri della linea di mezzo non scherzano. Nel primo tempo la squadra è stata più lineare con Fontana e Bressan a inventare per Artuso. Si è giocato più orizzontalmente rendendo anche la gara piacevole per certi versi, ma davanti si è sbagliato troppo e l'assenza di un vero attaccante di ruolo si è fatta sentire.

Nella ripresa la squadra ha cominciato a giocare più verticalmente e l'effetto Chioetto si è avvertito più per il suo peso di ruolo specifico che per la condizione fisica ancora precaria ma in crescita. Il recupero diverrà determinante nel proseguo del campionato. Recuperarlo farà bene al gruppo e allo stesso mister che potrà contare su più varianti nel corso del match. La vera missione di Urbani sarà quella di dosare le forze ottenendo dai suoi ragazzi il meglio possibile, nessuno escluso. Impresa ardua.

Ciò che contava, infine, dalla gara erano comunque i tre punti. Tre punti che portano momentaneamente i gialloverdi in testa alla classifica, seppur con una gara in più, seppur con un PSV che questa sera a Sant'Andrea potrebbe riscavalcarli. Impresa ardua anche questa, come arduo ed incerto tutto il campionato che non è mai sembrato così tanto interessante.

Equilibrio e spirito vincente, tratti di molte formazioni, tratti e collante anche della splendente Gemina Zimella. Quando recupererà tutti dove potrà arrivare?

Il Tabellino:

Roveredo: Zambotto, Mantovani, F. Pertile, M. Pertile, N. Merlin, Fall, Ferrari, Gemetto (Salamon), Padovan (Faccin), Pelizzari, Striolo (De Pieri). All.: Visentin.

Gemina: Barcaro, Piccino (Coldebella), Baraldo, Massignan, Tonello, Martello (Randon), Fontana (Scolari), Bernarello, Leorato, Bressan (Chioetto), Artuso (Zaffaina). All.: Urbani.

martedì 20 ottobre 2015

GEMINA-SANT'ANDREA 3-1, IL GIORNO DOPO: URBANI SI COCCOLA LE PROPRIE PERLE...

Gli occhi sono ancora fermi al siluro di Bernarello al minuto 25 della ripresa. Un botta di contro balzo dal limite che ha steso il Sant’Andrea e ha riportato in cima alla classifica il Gemina Zimella. Una classifica che giornata dopo giornata si delinea sempre di più con qualche nuova sorpresa ma tanto equilibrio.

Una perla di Artuso con un destro dai 15 metri al 20’ del primo tempo e il siluro di Bernarello nella ripresa, impreziosiscono la seconda vittoria stagionale del Gemina Zimella. Nei volti del capitano Artuso e del guerriero Bernarello il carattere e l’imprevedibilità di una squadra che seppur ancora con molte defezioni sembra ancora più forte rispetto lo scorso campionato.

Per averne ragione di ciò basta osservare alcuni numeri: 11 gol fatti, miglior rendimento esterno del torneo, quinto gol stagionale in 5 partite per Artuso che pareggia le reti segnate l’anno passato. Una difesa che, se si esclude il ko esterno di Noventa e il primo tempo di Lonigo, è rimasta praticamente inviolabile. Anche ieri sera le sbavature ci sono state, ma in misura lieve rispetto alle incertezze dell’anno passato. Merito della crescita individuale di Tonello e Piccino, merito della sicurezza espressa in maniera diversa da parte di Baraldo e del vecchio uomo di spogliatoio Massignan.

E poi c’è la questione portiere: un Gemina orfano di Boscaro si è ritrovato dapprima con tre portieri nuovi, successivamente per infortunio e scelte gestionali con il solo Barcaro. Il giovane portiere da gregario è diventato un super protagonista della retroguardia zimellese. Un vero trascinatore come dimostrano le sue parate e la voglia di esserci sempre e comunque.

Se si voleva dopo Sant’Andrea leggere le note positive della squadra, Urbani può averne già tratto un riassunto completo di note e gradite osservazioni. Un centrocampo mai così forte, se si esclude l’assenza di Fontana e Tondini (per lui solo 5’ ieri sera), la squadra ha dimostrato di possedere quantità e qualità da vendere.

Al di là dei tre punti, il Gemina guarda avanti con maggior fiducia e con la consapevolezza di aver ritrovato gli equilibri che sono mancati l’anno passato. E con il ritorno di Chioetto, la continuità di Bernarello e Rebusti dove potrà arrivare questa squadra?

Solo il tempo dirà chi sarà veramente. Mai intanto Urbani si coccola le proprie punte di diamante, sperando possano brillare del tutto.

5^GIORNATA, CSI BASSO VICENTINO: ARTUSO-BERNARELLO SHOW, FERMATO IL SANT'ANDREA 3-1

ZIMELLA - Gemina e Sant’Andrea regalano spettacolo ed emozioni come da previsione. Nel match clou della quinta giornata di campionato i gialloverdi di Urbani si impongono per 3-1 facendo un bel passo avanti in classifica che attualmente vede il Noventa in testa a 12 punti (3-2 a Lonigo). Dietro a due lunghezze il Pressana che non molla un colpo (3-1 a Pojana) appaiando proprio Artuso e compagni, ora al terzo posto.

Un tris spietato quello della squadra di Urbani che rischiano molto ad inizio partita, salvati da Barcaro e da un impreciso Massignani. Fortunati quando c’è da passare in vantaggio per mezzo di autogol all'8', galvanizzati infine da un’altra gemma di Artuso nel primo tempo e da un missile di Bernarello a metà della ripresa (dopo che il Sant'Andrea aveva accorciato con Dall'Omo) che ha chiuso di fatto partita e sipario.

In mezzo tanta corsa, qualche colpo di troppo senza troppa presunzione, in una gara vera per tutti i settanta minuti. Le due migliori difese dello scorso campionato a confronto, due anime diverse in mezzo al campo ma ugualmente capaci di offrire al numeroso pubblico presente una gara piacevole e con molte occasioni da entrambe le parti. Vince il Gemina, vince l'attacco zimellese, più in spolvero e in serata.

Il fortino zimellese, il piccolo “parrocchiale” è diventato l’arma in più del Gemina Zimella per vincere la super sfida contro i cugini del Sant'Andrea.  Una vittoria di rabbia e sudore quella dei gialloverdi che guardano ora con maggiore fiducia il proseguo del torneo.

Da annotare il ritorno nei zimellesi il ritorno a centrocampo di Bernarello, il “Gattuso” e faro del centrocampo zimellese, ostico cliente per il Sant’Andrea. Un centrocampo, però, che ha fatto ridimensionare quello dei gialloblù. Seppur arcigni e combattivi, il Sant'Andrea non è mai riuscito a valicare del tutto quello zimellese. Merito anche degli sforzi di Martello e Leorato, più relegati ad un gioco sporco che andasse a contrastare il predominio gialloblù. Meno belli, ma più concreti anche nell'uno contro uno.

A risaltare nella morsa gialloverde il solito capitano, schiacciasassi quando c'è da allungare la squadra, prezioso quando c'è da far rifiatare il gruppo attraverso le sue giocate. Ancora indietro di condizione Rebusti, poco vicino la porta ieri sera (per lui anche un'occasione sciupata nel primo tempo da posizione defilata), ma comunque al centro del gioco e sempre alla ricerca di Artuso. 

Il 2-1 del Sant'Andrea ad inizio secondo tempo ha rimesso in discussione tutta la retroguardia zimellese, che già nel primo tempo aveva avuto qualche problema con Massignani e compagni. In crescita col passare dei minuti, Baraldo e compagni hanno dimostrato di sapere tenere testa anche quando le cose non girano per il verso giusto. Nel momento peggiore della gara ecco che dal cilindro il Gemina ha trovato la rete ammazza-partita. Merito di un asfissiante pressing che ha costretto il Sant'Andrea a rinculare e a relegarsi nella propria metà campo. 

Tabellino:

Gemina: Barcaro; Tonello, Massignan, Baraldo, Piccino (30' st Tondini), Leorato, Bernarello, Martello, Artuso, Rebusti. All.: Urbani.

Sant'Andrea: Alcesti, Spenazzato, Dall'Omo, Veronese, Gallo, Pieropan, Scalzotto (17' st Scarsetto), Bassi, Massignani (20' st Dall'Omo), A. Fattori. All.: Fontana.

venerdì 16 ottobre 2015

ANDATA 1°TURNO COPPA CSI: GEMINA ZIMELLA-POJANA MAGGIORE 3-2, GIALLOVERDI TORNANO A SORRIDERE IN ATTESA DEL SANT'ANDREA

ZIMELLA - Parte con una vittoria il cammino del Gemina Zimella in Coppa CSI, battendo per 3 a 2 il Pojana Maggiore. Un risultato che non mette di certo al sicuro la qualificazione al secondo turno, ma dopo la sconfitta di Noventa era importante per i gialloverdi ritrovare fin da subito la continuità.

Un doppio turno, andata e ritorno nella fattispecie, che sicuramente porterà tante sorprese anche nei prossimi 4 e 5 novembre. Di Leorato, Artuso e Martello le reti per i zimellesi che si erano portati fino al 3 a 1, prima della rete in chiusura di secondo tempo da parte dei vicentini che, di fatto, li mette ancora nelle condizioni di ribaltare il match.

Buon test anche per dare continuità a chi ha giocato sicuramente meno, ma anche per assaggiare qualche test in vista della partitissima di lunedì prossimo in campionato contro il Sant’Andrea (sconfitto 2-1 martedì sera).

Gara sicuramente di cartello quella tra Gemina e Sant’Andrea (ore 21) che si rosicchieranno qualche punto a vicenda.


Gemina: Barcaro, Tonello, Massignan (Piccino), Baraldo, Pescetta (Zanconato), Artuso (Scolari), Martello, Leorato, Rebusti (Bellini) (Bogoni), Bressan (Tondini). A disp.: Frigo, Zaffaina, Randon, 


martedì 13 ottobre 2015

4^GIORNATA, PSV NOVENTA - GEMINA 2-1: TRASFERTA INDIGESTA, PRIMO KO ESTERNO DEI GIALLOVERDI. SANT'ANDREA ORA TENTA IL SORPASSO

NOVENTA VICENTINA - Statistica rispettata, il Gemina di Zimella cede ancora a Noventa, nel cuore di una tradizione che riporta ancora un tremendo k.o. esterno. Due sole vittorie in 6 anni in terra vicentina, ultima vittoria nel 2013 a Noventa contro il Psv. Una sconfitta per 2-1 dei gialloverdi che coincide anche con la prima sconfitta stagionale. Artuso rimedia nella ripresa alle due reti dei vicentini (una per tempo), ma la rimonta questa volta non riesce. Per il Noventa sono tre le vittorie su quattro partite in questo primo scorcio di torneo. Un ottimo inizio per una squadra che racchiude un mix di esperienza e moltissima gioventù.

Un Noventa che grazie a questa pregevolissima vittoria si porta a 9 punti in classifica, scavalcando i gialloverdi e momentaneamente anche il Sant’Andrea che, però, deve ancora giocare. E lo farà questa stasera davanti ai propri tifosi.

PUNTI PESANTI - In palio a Noventa c'erano altri punti da mettere in saccoccia per quando il campionato avrebbe riservato sfide ancora più intense e complicate. Psv Noventa e Gemina non se le sono mandate a dire, una gara avvincente fin dai primi minuti e con due squadre che hanno rispettato i pronostici della vigilia. Gara combattuta e frizzante: più lineare e veloce il Noventa,  macchinosa ma ugualmente efficace la geometria zimellese che ci ha messo più del dovuto a carburare. Dal Gemina Zimella ci si aspetta sempre il massimo nonostante le dure assenze, in parte però rianimate dal ritorno di Rebusti.

L’esperto Giorgio Girardi, però, vince la sfida contro il gigante zimellese, dando dimostrazione di concretezza e dimestichezza con i propri compagni. Girardi crea, smista e fa passare un’altra notte infelice ai difensori zimellesi che devono metterci una pezza dopo 10’ per evitare un gol già fatto. Nell’occasione ottimo l’intervento del portiere Barcaro che si rivelerà un grande protagonista della serata.

SERATA STORTA - Nella notte vicentina il Gemina ritrovava Rebusti, non in perfetta forma nel complesso, ma ancora più decisive le assenze di Martello e ancora del convalescente Bernarello. Le assenze di quest’ultimi – assieme a quella di Chioetto - si faranno sentire soprattutto nell’intensità di un centrocampo che seppur equilibrato perderà di brillantezza con il passare dei minuti.

Un Gemina che deve rivedere i calci piazzati, decisivi anche a Noventa: il primo gol vicentino è nato ancora da un traversone da corner che ha spiazzato tutti, compresi Massignan e colleghi di reparto. Incubo Girardi per il Gemina, ma è il giovane collettivo del Noventa a impreziosire la serata. Al 20’ i biancorossi passano e sotto di un gol i gialloverdi subiscono un tracollo psicologico che nella ripresa diventa ancora più grande. Errore di disimpegno difensivo e raddoppio vicentino. Alla mezzora il Noventa conduce 2 a 0 e Urbani capisce che serve un gigante in più sulla trequarti.

ARTUSO RIMEDIA, A META’- Artuso si accentra, il modulo diventa una specie di 4-3-3 che porta però benefici: un colpo ad effetto del capitano riapre la partita al 30’ e nel finale il Noventa (in 9 per doppio cartellino blu a due giocatori nel giro di pochi minuti) stringe i denti. Il Gemina pressa, ci crede con l’aggiunta di Randon per il poco concreto Bressan (poco aiutato e servito per un’ora) ma è troppo tardi per rimediare alla scoppola iniziale.

La linea maginot del Psv Noventa diventa il forziere su cui il Gemina si smorzerà sopra. Vince il Noventa, il Gemina torna a casa con molte riflessioni su cui lavorare nei prossimi giorni. Ma giovedì è già tempo di Coppa, inutile dire che l’ottobre nero è già iniziato ed il Gemina deve già farsi trovare pronto se non vorrà essere risucchiato da chi sta già correndo da un po’.

ASPETTANDO IL SANT'ANDREA - Il Sant’Andrea aspetta e attende tra qualche giorno il Gemina al varco, e sarà lì che forse si capirà qualcosina in più di questo strano inizio di campionato. Noventa terra di conquiste, ma per il Gemina è tutto rimandato a data da destinarsi.


Gioia e dolori quando il Gemina vede Noventa, la regola è stata confermata.

TABELLINO:

Gli undici del Gemina: Barcaro 6,5; Tonello 6, Massignan 5, 5 Baraldo 6, Coldebella 5, 5 (10’ st Piccino 5, 5); Artuso 6,5, Leorato 5, 5, Fontana 6, Scolari 5, 5 (15’ st Tondini 5, 5); Rebusti 5, 5 Bressan 5, 5 (30’ st Randon sv). A disp.: Zanconato, Pescetta, Frigo, Zaffaina, Bogoni. All.: Urbani.

martedì 6 ottobre 2015

LONIGO-GEMINA 3-3, IL GIORNO DOPO: LA QUIETE DOPO LA TEMPESTA, I PROTAGONISTI DELLA TRASFORMAZIONE.

Lonigo - La luce dopo la tempesta, la serata quasi perfetta dopo averla vista brutta. Un primo tempo in cui il Gemina pur non giocando male non è mai riuscito a trovare la quadratura del cerchio. Nella ripresa però gli undici in campo cambiano marcia, dimostrando di avere carattere e forse qualcosa di più. Urbani rispetto sette giorni prima cambia assetto, per poi rimediare al possibile primo tonfo stagionale con il cambiamento di alcune pedine. Una panchina che ancora una volta sa essere determinante per il cambio di passo. Un punticino che sa di slancio e tiene ancora più in saldo un gruppo rimasto orfano di Chioetto, Bernarello e Rebusti. Ma almeno 2 dei 3 colossi verranno sicuramente recuperati nella prossima partita.

Voti terza giornata di campionato:

BARCARO 6: Il tempo e la pazienza sono serviti al giovane Barcaro per guadagnarsi la fiducia di Urbani che ora lo considera un vero punto fermo. Una squadra che ad inizio campionato poteva contare su ben tre portieri (dopo l’addio di Boscaro), costretta però per vicissitudini diverse e per acciacchi vari a tenersi stretto il solo Barcaro. Aspettando anche la concorrenza di Vidali, il neo portiere zimellese con determinazione e impegno si è guadagnato la fiducia e l'affetto dei propri compagni che ora sperano di poter continuare così nella costruzione del muro difensivo imperforabile. Lucido.

TONELLO 7: Corre, disfa, rimedia e ripaga su quella fascia destra. Parte sbarazzino, gioca e smista per la squadra come può e quando è in difficoltà tira fuori anche il carattere. Rispetto all’anno scorso il giovane terzino zimellese è diventato maggiormente leader di un reparto che non può più fare a meno di lui. Trova anche delle difficoltà in copertura nel primo tempo, vorrebbe proporsi di più in avanti ma il Lonigo lo tiene bene a freno: nella ripresa però si va valere e fa passare venti minuti amari a tutti quelli che passano dalle sue parti. Tenace.

BARALDO 7: Leader. Eleganza e calma, distintivi che qualitativamente serviranno a far crescere il reparto difensivo zimellese. Non demorde dopo avere visto passare di tutto nella prima mezzora, consegna le chiavi della porta a Fiorio nel primo tempo ma si ricorda di avere cambiato la serratura per bene: nella ripresa cambia passo, torna a livelli di un tempo e fa alzare non di poco la squadra. Con Massignan trova il feeling giusto e sarà lui a divenire determinante sulla crescita di Artuso e compagni. Splendido.

MASSIGNAN 6, 5: Gladiatore. Il vecchio Davide contro Golia non si smentisce mai per il suo grande carisma e carattere. Per la squadra dà sempre tutto e pur con le maniere pesanti sa sventare ogni pericolo quando il gioco si fa duro. Fa fare la parte da gigante a Baraldo, ma lui è sempre presente quando c’è da spazzare via. Rispetto all’anno scorso trova in questo suo nuovo ruolo accanto a Baraldo la tranquillità giusta per non fare più certi errori di posizionamento. E’ lui l’anima del Gemina.

PICCINO 6: Mini-Speedy Gonzalez. Soffre molto nel primo su quella fascia sinistra, ma sa provarci sempre e comunque quando c’è da attaccare. Si trova anche a lui a dover fare i conti con un primo tempo sottotono e al di sotto della media, ma ci mette sempre la faccia quando c’è da crescere e dare un cambio di passo alla squadra. Prova più volte l’affondo, ma spesso non trova l’appiglio giusto per rendere ogni azione efficace. Verranno partite migliori.

1’ st COLDEBELLA 6, 5: Savoir faire formato persona. Contribuisce coi fatti alla crescita sostanziale della squadra. Non sarà bello negli interventi, ma è efficace per dare l’apporto giusto al gruppo. Cambia passo assieme a tutto il reparto difensivo e con Baraldo diviene utile nella crescita della squadra. Il Lonigo, seppur in calo nella ripresa, non riuscirà più a passare come nel primo sulla fascia sinistra, soffrendo non poco la quantità eclettica del terzino sabbionese. Con un po’ più di continuità diverrà imprescindibile.

MARTELLO 6: L’ago della bilancia. L’incudine c’è, è mancato il Martello vero. Quello che spacca con eleganza le partite, quello che diviene determinante coi fatti, non solo con le parole. Nel primo tempo manca molto nell’apporto del centrocampo. Sa cavarsela sempre quando la squadra è in difficoltà, grazie a diplomazia e talento, ma sa che può dare sempre il doppio di quanto mette in pratica nei 70’. Silenzioso guerriero che buca ogni falla, troppo però nervoso quando c’è da far trovare l’equilibrio al gruppo. Se riuscirà a limare questi suoi difetti diverrà uno dei più decisivi centrocampisti dell’intero campionato.

TONDINI 6: Perfetto cronometrista. Il merito del risultato è anche suo. Merito dall’apporto avuto in tutte le settimane di preparazione. La squadra cresce di intensità minuto dopo minuto, non si blocca più dopo un’ora e corre sempre. Tondini è il faro della squadra, il silenzioso maestro che in campo mette sempre testa e gamba, non perde mai la testa anche quando ci sarebbe da arrabbiarsi. Nella ripresa lascia il posto a Fontana, ma siamo sicuri avrebbe contribuito anche lui alla rimonta.

1’ st FONTANA 6: Il “tuttocampista”. Volente o no Fontana rappresenta l’anima della squadra. E’ lui assieme a Zanconato il più vecchio del gruppo, tornato alla base per contribuire ancora alla causa Gemina. Alzi la mano chi si sarebbe aspettato che dopo l’anno sabbatico si ritrovasse tra i piedi un nuovo Fontana. Più diplomatico, più attento e meno disfattista. Qualche errore di distrazione c’è ancora, vorrebbe fare in grande anche le cose più semplici, ma per Urbani gli basterebbe desse più qualità alla manovra zimellese. In crescita.

LEORATO 6, 5: Essenziale. Specchio delle brame zimellesi, chi è il più decisivo del reame? Grazie ai suoi colpi centellinati, ogni suo inserimento diviene cruciale per spaccare le partite. Non è il solito maratoneta, oltre a tanta corsa ci mette anche del suo. Ci mette grinta, ordine, diplomazia e spesso anche la fatica. Sbuffa quando le cose vanno meno bene, capendo che anche lui ha bisogno di equilibrio per rendere al 100%. Nella ripresa ritrova lo smalto grintoso di un tempo e trova con Artuso il feeling mancato per portarsi davanti la porta.

ARTUSO 8: Risolutivo. Si nasconde per quasi tutto il primo tempo su quella fascia destra che proprio non gli si addice in serate così nebulose. In attacco non trova l’appiglio, si sbraccia come può per cambiare corso ad una gara che sembra stregata. Nella ripresa capisce che deve essere lui maggiormente incisivo, trovando il viatico giusto per far funzionare l’intero reparto d’attacco. Quando torna al centro del villaggio, i suoi compagni ritrovano la luce. Riapre all’improvviso una gara che sembrava senza storia, fa ripartire ogni avanzata mettendoci sempre lo zampino, chiude i conti con una giocata d’alta scuola che chiude definitivamente i conti. Il capitano ha fatto il capitano, ola a fine partita per lui.

BELLINI 5, 5: Sfortunato. E’ il beniamino dei suoi compagni che con lui sperano sempre di trovare il valore in campo aggiunto. Si vede, però, che è ancora indietro nella forma pur non demordendo per tutto il primo tempo. E’ colpevole di trovarsi anche lui in mezzo alla disfatta, che per sua fortuna si conclude dopo 35’. Il reparto d’attacco sarebbe funzionato di più per lui se fosse stato sospinto verso la porta. Un’area che invece lui vede poco, con palloni spesso regalati agli avversari che non gli fanno mai trovare la serenità. Nervoso sul finire di tempo, ma Bellini è sempre Bellini: non si discute!

1’ st SCOLARI 6, 5: La sorpresa. Dal cilindro ecco la carta Scolari. Risolutivo, pratico e agile sulla fascia destra. Ha il compito di fare allungare la squadra, di spezzare e abbassare la manovra leonicena. Qualche colpo lo subisce e ogni tanto lo provoca pur di fare respirare la squadra. Difficilmente trova lo spazio per trovare il fondo, ma si adatta a fare anche il marcatore. Metodico.

BRESSAN 6: Solerte. Il Messi zimellese soffre per almeno un’ora la quantità difensiva leonicena. Lasciato troppo solo per 35’ non riesce a supportare al meglio Bellini e Artuso. Ci prova come può quando ne ha l’opportunità, ma si capisce non sia la serata giusta per lui. Poi la luce, lo smalto ritrovato. Quando la squadra torna a correre, lui diviene determinante. Regala a Leorato il colpo del 3-2, si esalta quando le cose iniziano a farsi belle.


LONIGO-GEMINA: IL RUGGITO DEL CAPITANO, UNA DOPPIETTA DA CINETECA E PROTAGONISTA NELLA INCREDIBILE RIMONTA. IL CARATTERE DEL SECONDO TEMPO IL VERO PUNTO FERMO

IL COMMENTO DI LONIGO - GEMINA

Il ruggito del leone. Titolo che incornicia l’immagine più nitida di un Gemina a due facce, capace contro la Polisportiva Lonigo di stravolgere l’impossibile. Dal 3 a 0 al 3 a 3, tutto in poco più di venti minuti. Un pareggio, quindi, che sa di impresa riuscita, di una vittoria a metà. Di una sconfitta evitata anche perché dopo 35’ c’era ben poco da salvare. C’è, inoltre, un corridoio lungo, che porta ad un’altra intuizione di questa strana serata leonicena, ovvero di un uomo che sa esaltarsi quando le gare si fanno davvero dure. Un leader che è riuscito a divenire ancor più decisivo rispetto altre volte, capace di tirare fuori gli artigli nel momento più delicato della partita. Il carattere distintivo trasmesso da Artuso si è consolidato con la strepitosa doppietta messa a segno, decisiva per la volata finale simile a quella che qualche ora prima gli era riuscito ad un trascinatore d’eccellenza: ovvero il gigante Nibali. E’ stato lui ad illuminare, di fatto, una serata difficile da scardinare sullo 0 a 3. Un primo tempo sottotono, in cui non c’è stato spazio per troppi commenti. Al di là delle occasioni e di qualche errore di troppo, la squadra è apparsa ben distante da quella vogliosa e intraprendente di qualche giorno prima. Una Polisportiva Lonigo che ha fatto il proprio compito a dispetto di un Gemina che c’ha messo molto del suo nella disfatta della prima mezzora.

Una delle mosse più riuscite di mister Urbani, colpito a freddo da assenze pesanti ad inizio gara, è stata proprio quella di rimettere al centro del villaggio Artuso nella ripresa. Proprio lui c’è riuscito a ridare un cambio netto alla quadratura del cerchio, migliorando la propria posizione in campo, mettendosi a disposizione dei suoi colleghi in attacco (già orfani di gente come Rebusti e Chioetto, robe da non permettersi per queste categorie) e regalando la luce che mancava alla squadra. Una perla ad inizio ripresa dal limite che ha regalato la grinta che mancava nella prima ora di gioco. Lo zampino per il 3 a 2 di Leorato è stato solo il primo colpo ad effetto chiuso dalla palombella perfetta del capitano che ha portato al pareggio. Un finale  che ha, peraltro, fatto ricordare moltissimo quello  di qualche mese prima a Zimella nella vittoria in rimonta contro il Teonghio. In quella gara maledetta, ribaltata dallo 0 a 3 al 4 a 3 c’era stato lo zampino di Rebusti (eccellente assenza a Lonigo), questa volta la rimonta è stata determinata da moltissimi altri protagonisti, oltre a quello del già citato Artuso. 

Una difesa che dopo essere stata perforata malamente nel primo tempo è riuscita a riequilibrarsi con l’aggiunta di peso e freschezza nella ripresa, dando con Baraldo e Coldebella più geometria e tranquillità a tutti gli altri reparti. Come però non citare anche Massignan, Tonello e lo stesso Piccino (staffetta per quest’ultimo nel primo tempo), colonne portarti del reparto arretrato. Un centrocampo che ha sentito pesantemente l’assenza del gigante Bernarello, assente per problemi fisici, ma riuscito comunque a garantire intensità proprio nel contemporaneo calo fisico degli avversari nella ripresa. Un attacco fragile e poco incisivo nella prima parte, Bellini e Martello troppo nervosi durante la partita, innalzato qualitativamente dall’aggiunta di Artuso che accentrandosi ha favorito gli inserimenti di Bressan e degli altri centrocampisti.

Di Lonigo rimarrà la consapevolezza che certi punti fermi per questa squadra saranno fondamentali e Artuso è uno di questi. Non sfilacciarsi troppo nei numeri (perfino in porta la squadra è rimasta col solo puntuale Barcaro), non cambiando troppo nella formazione iniziale, saranno le condizioni per non trovarsi sempre con l’handicap di dovere recuperare gare come quelle di Lonigo. Il carattere da leoni la squadra lo deve ritrovare con moltissimi “chiodi” fissi, che partono da quelli schierati in campo da Urbani e che necessariamente dovranno prendere a braccetto tutti gli altri nuovi.

Intanto, però, il Gemina si gode il proprio spettacolo, si gode il primato (seppure con la mancata fuga) ma si gode comunque l'allungo di un altro campione che a Lonigo ha vinto il proprio personalissimo tour zimellese. In attesa di altre tappe, in attesa di altri allunghi.

3^GIORNATA, LONIGO-GEMINA 3-3: GIALLOVERDI, CHE RIMONTA! DALLO 0-3 AL 3-3 IN VENTI MINUTI. UNA DOPPIETTA DI ARTUSO E LEORATO RIMEDIANO AL POSSIBILE KO

LONIGO - Succede tutto il contrario di tutto al Patronato di Lonigo dove il Gemina di Zimella evita la figuraccia, trasformando il clamoroso tonfo alla fine del primo tempo (3 a 0 dopo 35’) in applausi veri (super Artuso!) con la rimonta perfetta arrivata fino al 3 a 3 conclusivo. Un primo pareggio stagionale, quindi, che da una parte ha premiato gli sforzi zimellesi di non demordere neanche dopo l’inaspettato crollo dei primi 35’, dall’altro però deve fare riflettere per la facilità con cui il Lonigo è riuscito (pur senza strafare) a bucare così ingenuamente la difesa zimellese per ben tre volte nel primo tempo. Un risultato che permette comunque al Gemina di tenere testa alla classifica, condividendo ora il primo posto con il Sant’Andrea (vincente a Padova).

Sforzo, equilibrio e carattere. Distintivi che sono serviti a Lonigo per far emergere un Gemina innacquato nel primo tempo da tre reti inaspettate dei padroni di casa. Gara in salita fin dall’inizio quando al 5’ Pertile porta in vantaggio di testa i suoi sfruttando un angolo ben battuto dalla destra. Difesa zimellese stordita, centrocampo zimellese inerme di fronte alla disarmante prova degli attaccanti leoniceni, vere pedine determinanti per il gioco di inserimenti dei vari esterni di centrocampo. Un Lonigo che grazie a Fiorio si porta anche sul 2-0, superando con grande astuzia l’ultimo uomo Baraldo in contropiede. Il Gemina pur attaccando non riesce a pungere come vorrebbe: mancano le solite intuizioni di Martello e Bressan, manca la freschetta dell’ecclettico Bellini che fa più fatica del solito ad entrare in partita. Il Gemina non riesce a tenere corda al pragmatismo vicentino, Martello prova dalla distanza a rimediare lo scarso risultato avuto nella prima mezzora, ma il suo tiro dalla distanza termina a lato di poco. Al 30’ arriva su calcio di rigore la terza rete del Lonigo (penalty del solito Fiorio) che sembra mettere in sigillo il punteggio.

Solito film già scritto? Macché. Urbani riordina le idee dei suoi, punta sul ritrovato Coldebella, alimenta e irrobustisce il centrocampo con intuizioni nuove e ridà ad Artuso il pallino del gioco accentrandolo al centro della fase offensiva. Gli sforzi ci mettono un po’ ad essere premiati, soprattutto perché alla prima opportunità della ripresa, il Lonigo torna ad essere pericoloso dalle parti di Barcaro: una punizione dalla distanza di Bertoldo centra clamorosamente la traversa.

Sveglia Gemina, che riparte nel momento più buio della partita: al 20’ Artuso la riapre  con un tiro a giro (alla Del Piero) che brucia il tempo al portiere leoniceno. Poco dopo sarà ancora Artuso a divenire determinante nell’azione tutta in velocità (palla da Baraldo ad Artuso, scambio con Bressan che di prima sgancia in area) che trova pronto sul primo palo Leorato, abile ad insaccare con precisione. E’ il 3 a 2 che porta ad un pressing asfissiante dei gialloverdi, sfruttando anche i numerosi cambi di mister Mantovani che abbassano notevolmente il Lonigo.

Pallone sempre a cercare le gambe di Artuso: al 30’ indovina la palombella (col portiere in uscita) che porta al definitivo 3 a 3. Finale convulso e nervoso, come del resto sarà per alcuni giocatori zimellesi in particolare. Gara, però, complessivamente molto combattuta e ben giocata da entrambe. E se per il Lonigo la beffa del 3 a 3 sa di occasione persa, il pareggio in casa Gemina viene visto come un’impresa importante per proseguire a testa alta in campionato. Una partita che il Gemina avrebbe voluto rigiocare con le proprie pedine ferme per infortunio, ma che ha comunque detto molto su quello che la squadra potrà dare da qui in avanti.

Un Gemina a due facce, risvegliato dalla determinazione e dalla grinta dimostrate nella ripresa. Una squadra capace di non perdersi d’animo, matura al punto giusto per ribaltare partite nate storte come quelle di Lonigo.

Una maturità che dovrà continuare anche quando i guerrieri non potranno tirare fuori sempre le castagne dal fuoco. Urbani avvertito.


TABELLINO:Pol.Lonigo: Pochettini, Borinato, Pertile, Pellizzari, Rossi (25’ st Zuccante), Giaretta, Marchetto (30’ st , Noro (20’ st Dal Dosso), Fiorio (30’ Pierobon), Bellin, Urbani. In panchina: Ferrari, Magaraggia, Matteazzi. All.: Mantovani.Gemina: Barcaro, Tonello, Baraldo, Massignan, Piccino (1’ st Coldebella), Tondini (1’ st Fontana), Leorato, Martello, Artuso, Bellini (1’ st Scolari), Bressan. In panchina: Pescetta, Zanconato, Bogoni. All.: Urbani.  Marcatori: 5’ pt Pertile (L), 15’ pt Fiorio (L), 22’ pt Fiorio rig (L), 10’ st Artuso (G), 26’ st Leorato (G), 32’ st Artuso (G)

martedì 29 settembre 2015

2^ GIORNATA: Gemina Zimella - Amatori Brendola 3-1. Tre punti sudati per i gialloverdi, doppio Artuso e goleador Leorato. Barcaro para un rigore.

Zimella - Serata che si complica subito per i gialloverdi con un goal a freddo dopo appena 16", ma che poi viene ribaltata grazie al lavoro di squadra (di tutti i reparti) e dei due senatori Capitan Artuso e Leorato. Gran secondo tempo del portiere Barcaro che para pure un rigore!
Urbani schiera Barcaro tra i pali, 4 in difesa con Tonello, Massignan, Baraldo, Coldebella, 4 sulla mediana con Artuso largo a destra, Bernarello al centro in coppia con Leorato a ringhiare sugli avversari, Martello sulla sinistra e Bressan unico terminale offensivo.
Brendola parecchio rinnovato soprattutto sulla mediana e davanti con notevoli individualità che han creato non pochi grattacapi alla difesa gialloverde.
Gemina che dal 20' del primo tempo ingrana le marce giuste e sfrutta cinicamente le poche occasioni lasciate dai vicentini, bravi questi ultimi a creare tantissime palle goal ma un po' sfortunati in fase di realizzazione.

La partita - Pronti via e su un errore difensivo sulla sinitra il Gemina perde palla che arriva sui piedi dell'attaccante del Brendola che fa un bel tiro e sorprende Barcaro alla sua sinistra sull'angolino basso del primo palo. Brendola avanti 1-0 e gara in salita per i Gialloverdi.
Il Brendola nei primi 10 minuti molto spumeggiante e aggressivo si rende pericoloso più volte ma non riesce a capitalizzare. Brutto inizio del Gemina che non riesce a trovare il bandolo della matassa.
Piano piano il centrocampo gialloverde inizia a girare ed è su un cross dalla sinistra che Leorato ci crede e seguendo la traiettoria della palla arriva a mettere la zampata vincente insaccando alle spalle di Rosca. Goal del riscatto per Leorato che si prende la sua rivincita rispetto le occasioni sprecate nella precedente gara a Vo Euganeo, grande Leo!
Il Gemina alza il tiro e si rende ancora pericoloso con Artuso sempre pungente sulla destra ma non si passa.
Gemina stasera con poco peso là davanti complici le assenze di Rebusti, Chioetto e Bellini su tutti.
Uno a uno il finale del primo tempo.
Secondo tempo dove il Brendola riparte creando non pochi grattacapi alla retroguardia gialloverde soprattutto per opera del funambolo num 10 degli ospiti, vero trascinatore.
Cambi nel Brendola e cambi per il Zimella, escono Coldebella per Piccino, Bressan per Tondini, nel proseguo del match spazio anche per Fontana e Zaffaina.
Ora il Gemina gioca più per vie verticali e trova il vantaggio grazie a Capitan Artuso che insacca dopo una mezza papera del portiere vicentino, a cui sfugge la palla in uscita e vede Artuso sempre pronto ad approfittarne.
2-1 per il Gemina ma Brendola che non ci sta e sbaglia in più occasioni solo l'ultimo passaggio e relativo tiro in porta finale.
Poi sale in cattedra Artuso che su un lancio di Martello ci crede e rincorre la palla sull'uscita del portiere al limite dell'area, contatto tra i due e palla che resta li, Artuso in posizione defilata rimane in piedi e con un destro a giro insacca nella porta sguarnita con un goal da incorniciare vista la difficoltà di esecuzione.
3-1 per il Gemina Zimella, cinico e che non sbaglia le poche occsasioni concesse dagli ospiti.
La partita a 10 minuti dal termine potrebbe essere riaperta grazie ad un rigore procurato dal funambolico num. 10 ospite che viene atterrato da Massignan dopo un contatto con Baraldo. Penalty per i vicentini che si trovano di fronte un super Barcaro capace di parare e deviare in corner il tiro bello e angolato dell'attaccante del Bredola. Grande Paolo! Un secondo tempo da incorniciare per estremo difensore gialloverde che para tutto il parabile e sfoggia una grande personalità.
Risultato che rimane inchiodato sul 3-1 con la retroguardia Gemina sotto assedio nel finale.
Gemina che fatica parecchio contro un buon Brendola, che ha costruito tanto ma non finalizzato altrettante occasioni.
Altri tre punti in saccoccia per i ragazzi di mister Urbani.

Formazione Gemina Zimella: Barcaro; Tonello, Massignan, Baraldo, Coldebella; Artuso, Bernarello, Leorato, Martello; Bressan. All. Urbani.
A disposizione: Tondini Andrea, Pescetta, Randon, Zanconato, Piccino, Fontana, Bogoni, Zaffaina. Indisponibili: Frigo, Rebusti, Chioetto, Guglielmi, Vidali, Bellini, Molinaro, Scolari.