martedì 22 dicembre 2015

14^ GIORNATA: TRIS GEMINA AL VADENDSE, I GIALLOVERDI SI REGALANO PER NATALE I TRE PUNTI. DI LEORATO E DI ARTUSO (DOPPIETTA) LE RETI DEL RILANCIO IN CLASSIFICA

ZIMELLA - Il Gemina torna a sorridere, di fronte il proprio pubblico, vincendo la prima gara del girone di ritorno contro la cenerentola Vadense per tre reti a zero.  Una vittoria arrivata col cinismo e l’exploit degli uomini più incisivi di questo primo scorcio di torneo, Artuso (doppietta) e Leorato, e soprattutto arrivata più col cuore che con la gamba. Una condizione ancora al di sotto della media stagionale, ma comunque una squadra in ripresa e che si regala nello storico “Parrocchiale” una gradita vittoria che mancava da oltre due mesi.

Mai avversario fu così tanto gradito come per l’ultima gara dell’anno. Gialloverdi impoveriti dopo la precedenza mazzata della gara contro il Viceversa, ancora scottati dai troppi punti persi per strada sul campo di Santo Stefano, ma comunque ancora immensamente sul pezzo se consideriamo il passaggio del turno in Coppa (seppur contro la cenerentola del girone A) e questa ultima vittoria di campionato che li rimette in corsa per i playoff (soprattutto dopo le sconfitte di Pressana e Boca Juniors).

Tre reti arrivate nella ripresa, dopo quaranta minuti di traffico e complicazioni in mezzo al campo, dove la squadra zimellese doveva affinare prima la precisione e dopo l’abitudine al gol. I presupposti per tornare a sperare c’erano, però, tutti. La squadra, diversamente dalle ultime sfide, ha cominciato intanto a ricontarsi uno per uno. Una panchina tornata a reggere con delle alternative serie che, con l’aggiunta della quantità e della qualità dei pezzi da 90 ancora ai box (Chioetto, Rebusti, Bernarello per citarne alcuni), riusciranno sicuramente a tornare al livello di inizio campionato e ad incidere come Urbani vorrebbe.

Con un attacco a mezzo servizio, sempre retto degnamente dal “tuttocampista” Artuso, con un Bressan troppo impreciso sotto porta e un Bellini poco ispirato e lontano dalla miglior forma, è la difesa che dimostra (quantomeno) di esserci. Il reparto fa meno sbavature del solito, Massignan e Baraldo sono al sicuro con degli esterni elastici come Piccino (o Coldebella) e Tonello, e quando possono si espongono nella manovra. A Massignan andrà al termine della sfida contro la Vadense il  “palo d’oro” di giornata, per un tiro che si sognerà per qualche notte.

Detto questo però, al di là dei singoli che possono o non possono incidere nell’arco dei 70 minuti, è il collettivo che è tornato a fare la differenza. Un collettivo che timidamente è riuscito a sbloccare ad inizio ripresa con la complicità del portiere ospite, con l’estrema concessione da parte del solito Artuso che ne fa addirittura 2 (tredicesimo gol stagionale per lui).

Il Gemina, dunque, vince e torna a sperare; si “gode” il meritato riposo (sperando di recuperare gli uomini ancora in quarantena), ottimizzando quello che intanto si riesce ad incassare da partite poco indicative come quelle di ieri sera.

Un Gemina che tornerà ad allenarsi lunedì prossimo, perché il gap sulle altre va recuperato fin da subito. Per non perdere di già la confidenza dei tre punti…


Tanti auguri a tutti gli amici, colleghi, avversari sul campo e sportivi fuori dal campo! Un “Cin Cin” di cuore a tutti dalla redazione del Blog. Che sia un 2016 pieno di sportive soddisfazioni.

giovedì 17 dicembre 2015

13^GIORNATA: GEMINA E VICEVERSA FINISCONO A TAVOLINO (0-3), GIALLOVERDI IN 7 E COSTRETTI AL RITIRO DOPO SOLI 20 MINUTI. GARA SOSPESA SULLO 0-2 PER GLI OSPITI

Santo Stefano di Zimella - L’ultima gara del girone d’andata tra Gemina di Zimella e Viceversa è durata giusto il tempo di un caffè. O di un aperitivo se preferite. Un caso raro, più unico che raro per una società tra le più longeve nel CSI, ma che nel calcio amatori può anche accadere. Una squadra zimellese ridotta alle ossa, con una rosa pressoché condizionata da infortunati, alcune squalifiche (derivate soprattutto dal lazzaretto che ha provocato l’arbitro la volta precedente) e, infine, forfait improvvisi. Una squadra che probabilmente non avrebbe voluto neanche scendere in campo: sotto di due reti - in 7 uomini (Molinaro, Baraldo, Zanconato, Tosato, Zaffaina, Bressan, Bogoni) - dopo pochi minuti, contro un carico e motivato Viceversa. In più, una squadra che ha dovuto fermarsi anzitempo in seguito ad un ulteriore infortunio. Gara sospesa e giudice sportivo che farà prevalere il regolamento, con uno 0-3 a tavolino inflitto che non cambierà tanto dal punto di vista numerico e di classifica, ma sul piano morale ha decisamente lasciato il segno.

A ripensarci bene, ad inizio campionato, quando il Gemina cullava sogni d’oro per un primato che dopo il derby vinto col Sant’Andrea (quinta giornata) sembrava destinato a diventare un chiodo fisso fino al termine della stagione, ci ritroviamo all’ultima giornata d’andata con umori completamente opposti. E non soltanto per l’esito dell’ultima partita, contro il Viceversa, che sembrava dovesse già essere persa in partenza (ultima vittoria risale al 26 ottobre). Una situazione in classifica (sesto posto a tre punti dal duo Boca-Pressana) che non è un’eccezione se pensiamo al passato. Anche nel 2013, l’anno in cui il Gemina vinse il girone B battendo tutte le dirette concorrenti, tra gennaio e febbraio la squadra perse più di qualche punto. Un periodo che tradizionalmente non ha mai portato fortuna alla rosa di Urbani.

Ma mai si sarebbe pensato di vedere una squadra sgretolarsi così brutalmente in un sol mese, con gli infortuni a farla da padrone (se di infortuni vogliamo parlare). Una squadra che, al completo, a ottobre aveva guadagnato nell’ambiente certezze che mai prima si erano avvertite. Certezze che pian piano si sono affievolite, proprio quando è mancata la grinta dei giorni migliori. Quando le altre hanno cominciato a correre come dei razzi con formazioni che di anno in anno sembrano sempre di più dei carrozzoni impazziti, il Gemina si è completamente arenato su sé stesso. Colpa, dicevamo, di numerosi acciacchi che però si potevano e si dovevano mettere in preventivo ad inizio stagione.

Giocatori che già l’anno passato avevano accusato dei problemi ma che nessuno probabilmente si aspettava di vedere così prolungati. Speriamo, visto che questo sarà uno degli ultimi post dell’anno, che il 2016 possa (prima nel gruppo e dopo nei risultati) far trovare quella continuità e tranquillità mancata in questo anomalo girone d’andata. Un girone d’andata che ha riservato un’anomala dimensione lunedì sera con appena 7 giocatori disponibili. Cose che una squadra come il Gemina non può permettersi, soprattutto se si considera che le squalifiche hanno inciso più degli stessi infortunati.

Non resta a questo punto che farsi un giretto di campo tutti assieme, capire dove questa squadra ha intenzione di andare, capire se il gruppo ha ancora voglia di giocarsela alla pari con tutte e divertirsi, nello spirito del CSI, come è sempre stato fatto.

Stabilire chi abbia torto o non torto della gara di lunedì non ha senso. Il Gemina deve prendersi, come ha del resto fatto, le proprie responsabilità. Deve ripartire con la testa bassa e cercare fin da subito di allontanare ombre funeste, tornando a fare risultato lunedì prossimo contro il Vadense. Ecco, proprio l’avversario che ci voleva (probabilmente) per rimettersi subito alla pari ritrovando quella via smarrita che si vorrebbe di nuovo farla brillare.

Nel frattempo, Buon Natale a tutti!

martedì 8 dicembre 2015

12^GIORNATA: GEMINA-BOCA JUNIOR 2-2, LUCI ED OMBRE SOTTO LA NEBBIA

DERBY GEMINA-BOCA 2-2.  Nella nebbia di Santo Stefano di Zimella, il Gemina torna a fare punti contro un avversario ostico come il Boca Junior. E questa è la prima vera notizia di giornata. Un 2-2 tirato, ma molto intenso se osserviamo lo sviluppo della partita caratterizzata da almeno una decina di cartellini gialli, un’espulsione incerta, un sopracciglio di Leorato tagliato e un rigore nel finale per il Boca che ha fatto sicuramente arrabbiare i gialloverdi. Detto questo, però, questa piccola introduzione molto generica voleva soltanto far capire che al di là di una conduzione di gara al di sotto della sufficienza e poco costruttiva per entrambe le squadre, non ci si sentiamo di dire che la gara sia stata nervosa o cattiva a tal punto da contare tutti i feriti (in senso figurato) lasciati dall’arbitro sul terreno di gioco. Una gara agonisticamente intensa, per un risultato che per quanto il Gemina abbia da recriminare, rimane giusto.

ARTUSO APRE LE MARCATURE, MA QUANTI FORFAIT. Semmai c’erano di fronte due formazioni che avevano necessariamente bisogno di punti. Il Gemina di Zimella era la squadra che aveva tutto da perdere (con una formazione pressoché rimaneggiata e per niente in salute), che non vinceva da oltre un mese e mezzo e che era obbligata (quantomeno) a tornare in sella facendo una bella partita. Il Boca, invece, nel cuore del vagone che porta in testa alla classifica (a sei punti da Nova Gens e Viceversa che ieri hanno rispettivamente vinto e pareggiato), aveva bisogno di dare continuità al proprio campionato. Anche i forfait di stagione alla fine sono pesati soprattutto nel Gemina, con un attacco a mezzo servizio lasciato alla genialità di Artuso che ci ha messo il segno con un gol che ha aperto le marcature e un centrocampo con il solo Leorato fra i titolari disponibili (rivoluzionato dalla presenza di Guglielmi e Zaffaina). Oltre alla lunga lista di infortunati (Vidali, Martello, Chioetto, Bernarello), indisponibili (altrettanti) e squalificati (Coldebella e Pescetta), che si aggiungono alle ammonizioni con diffida rimediate durante la gara a Massignan (irregolare come confermata dalla stessa società al termine della gara), Leorato, Tonello e Artuso (espulso per doppia ammonizione). Insomma, un lazzaretto che solidifica ancora di più il pensiero che il punto di ieri sia stato una bella ignizione di fiducia.

BOCA SEMPRE VIVO, LEORATO SEGNA E SI BECCA I PUNTI.  Il Boca è una squadra ormai ben collaudata, sospinta da un Visentin e un Giusti sempre nel vivo di ogni azione. Una squadra che ha più volte a cercato il pari, raggiungendolo alla mezzora con una giocata di Saggiomo. Riuscita ad emergere anche dopo il secondo vantaggio zimellese, arrivato ad un quarto d’ora dalla fine con un colpo di testa di Leorato. Un’azione nata dalla destra, con un pallone tagliato di Artuso che sorprende la difesa gialloblù, consentendo a Leorato di appoggiare di testa in rete. Nell’occasione del gol, però, una tacchettata sul sopracciglio destro lo costringe al forfait e alla sutura: saranno ben 6 i punti per lui. Anche se al Gemina ne sarebbero bastati 3 in classifica. Il Bonaldo a quel punto schiaccia pericolosamente il Gemina, che si trasforma dopo gli infortuni di Massignan e Leorato, con Zanconato e Randon in soccorso. Entrerà nel finale anche Bogoni, (esordio per lui). Un Boca imprevedibile, che probabilmente capisce a quel punto di perdere una grossa occasione e sul finire di tempo trova un penalty che Giusti trasforma con grazie astuzia. Un rigore nato da un contrasto di gioco nell’area di rigore gialloverde che l’arbitro giudica irregolare. Un rigore che cambia inevitabilmente il corso del finale.

PUNTO SUL CAMPO, MOLTI DI PIU’ QUELLI LASCIATI. Un pareggio che, dicevamo, accontenta il Gemina solo dal punto di vista del morale. Una squadra che si ritroverà, però, con gli uomini contati nella prossima delicata sfida in trasferta contro il Viceversa. Un punto che fa più danni che effetti positivi in classifica, anche se per il momento il quinto posto c’è e rimane tutto un girone di ritorno da giocare per risalire in classifica. Al Boca la soddisfazione di aver raggiunto almeno il pari, in una gara che avrebbe anche potuto vincere. Ma tant’è i derby sanno riservare anche tante sorprese. Speriamo al ritorno di vederci meglio anche dalla tribuna.


Tabellino di Gemina-Boca Junior

ROSA GEMINA: Barcaro; Piccino, Massignan Baraldo, Tonello, Guglielmi, Leorato, Zaffaina, Rebusti, Artuso, Bressan, Zanconato, Randon, Molinaro, Frigo, Bogoni. All.: Urbani.


ROSA BOCA: Cavallon, Cauci, Bari, Capuzzo, Garbin, Burato, Giusti, De Grandi, Saggioro, Visentin, Bertuzzi, Zappon, Nicoli, Tonello, Colognese, Bressan, Benin. All.: Renaldin.

martedì 1 dicembre 2015

11^GIORNATA: GEMINA ANCORA SCONFITTO A POJANA, BERNARELLO NON BASTA. FINISCE 3 A 1. GIALLOVERDI, DOVE SIETE?

Il Pojana passa 3 a 1, seconda sconfitta consecutiva del Gemina che non sa più vincere e perde ancora la testa. Ora lunedì il derby contro il Boca: il commento.

Seconda sconfitta di fila che pesa come un macigno per il Gemina, tornato a casa da Pojana a mani vuote (sconfitto 3 a 1) e con ancora meno certezze. Svuotato mentalmente dal fatto che prestazioni e risultati non stiano più arrivando. Gli alibi li abbiamo giù utilizzi tutti: infortuni, modulo, le condizioni di molti giocatori, il periodo non favorevole e la qualità degli avversari che in queste ultime giornate s'è fatta prevalere.

Il Gemina sembra sia rimasto all’ultima convincente prova casalinga contro il Sant’Andrea. Eravamo ancora sulla chioccia del parrocchiale. Si è come arricciato dentro l’orgoglio, è tornato scarico mentalmente alla prima gara al Comunale di Santo Stefano, e si sono aggiunte una serie di “sfighe” che chiamarle malamente così le raggruppa tutte. E’ evidente che questa squadra non può essere quella che ha battuto (convincendo) il Sant’Andrea, non può essere quella della striscia positiva, non può essere nemmeno quella che un mese esatto fa stava in testa alla classifica. Ma è pur vero che mentre le altre corrono (Viceversa e Nova Gens sono sempre più in fuga), dall’altro ci sTa una classifica che in questo momento mette fuori dai giochi perfino la squadra di Urbani. E non deve sorprendere il fatto che su 5 posti disponibili per le fasi finali (per fortuna!), in questo momento a rischiare di più ci sia proprio il Gemina. 

Gli ultimi scontri diretti sono andati persi, la squadra dopo due mesi dall’inizio del torneo non riesce più a trovare la propria reale identità. E il gruppo ha bisogno di uno scossone forte, che parta da chi questo Gemina lo ha visto crescere fino a oggi.

C’è bisogno di ripartire con la stessa voglia dei giorni migliori. Senza fare esempi che fuoriescono dal contesto amatoriale, bisognerebbe andare non tanto lontano da qui e vedere cosa succede alla domenica pomeriggio su qualche campo dilettantistico. Squadre che senza un euro riescono miracolosamente a riemergere grazie a sudore, fatica, determinazione, continuità in allenamento e tanto, tanto cuore.

Insomma, ci sta di perdere a Pojana, sia chiaro. Ci sta di perdere in un campo mai favorevole alla squadra. Ci sta di perdere in questo momento la testa. Non ho mai visto un Gemina scintillante tra novembre e dicembre. Ci sono sempre stati momenti altalenanti coinciso con il periodo più freddo dell’anno. Quando l’infermeria comincia a riempirsi, quando qualcuno salta l’allenamento perché comincia ad esserci troppo freddo, quando di fatto la rosa non riesce ad essere completa e compatta.

La carretta la deve tirare sempre chi ha più anni sulle spalle. E anche stavolta dovrà essere determinante per ritornare a quella vittoria (magari lunedì contro il Boca?) che darebbe uno scossone decisivo al gruppo. La vittoria aiuta sempre, il campionato sicuramente potrà evolversi nel corso del girone di ritorno e quando torneranno i tempi maturi, siamo sicuri che tornerà anche il ruggito vincente del Gemina di Zimella.

Intanto ci dobbiamo accontentare di quello che passa in convento. Ieri sera la squadra era pur partita bene, il vantaggio del Pojana con Pasqualin veniva ripreso da Bernarello su penalty, Una gara tutta da giocare, prima di perdersi tra il nuovo vantaggio vicentino, l' espulsione di Coldebella che ha condizionato il secondo tempo e un Pojana che c’ha messo più cuore per proteggere i tre punti. Ora il Pojana torna a respirare, il Gemina boccheggia ma l'aria è più pesante.

La classifica mette tristezza, ma ora la concentrazione deve già essere alta per la prossima sfida al Comunale contro il Boca. Gare dal sicuro valore tecnico e statistico, visto che il Gemina sa mettere il turbo proprio quando lo si dà per finito. Con i cugini del Boca la motivazione dovrebbe già essere implicata nel titolo. E se scusate se è poco…

Tabellino: 

Barcaro, Piccino (10' st Zanconato), Massignan, Baraldo, Coldebella, Artuso, Leorato, Bernarello, Tondini (1' st Scolari), Bressan, Rebusti. A disp.: Guglielmi, Randon, Zaffaina, Bogoni. All.: Urbani.