venerdì 20 marzo 2009

14^ giornata: Tre punti d'oro! Tonello, Artuso, Spoladore regalano la festa gialloverde dopo lo svantaggio iniziale contro il Lonigo.

Metti di trovarci a fare 7 punti in 3 partite. Metti di uscire dalla crisi e uscire dalla zona pericolosa. Metti che la classifica ci permetta di cominciarla a vedere in maniera diversa. Metti il coraggio e il buon ottimismo che comincia ad esserci in ognuno di noi nell'affrontare, ora a testa alta, ogni tipo di partita. Metti di recriminare troppi punti persi per strada e di mangiarsi le mani per quelle gare aperte e non chiuse. Metti di trovarci attorno ad un tavolo riflettendo che quindici giorni fa gli umori erano decisamente diversi.

Nel recupero della prima giornata di ritorno il Gemina Zimella coglie tre determinanti punti contro il Lonigo che distava di ben dieci punti ma che ora diventano tre. E se si pensa che il Lonigo sta a metà classifica e che ieri sera è stata per tutta la partita sottomessa dagli uomini di Urbani, non si può non credere in questa rimonta. La voglia è tanta.

Certo che ieri sera la partita era iniziata male, col vantaggio ospite nei primissimi secondi di gara con la gaffe di Capuzzo al quale si erano osannate le grandi prestazioni ma che ieri ha fatto rimpiangere quelle parole. Si pensava ad un'altra partita così. Senza storia.

E invece la storia l'hanno fatta i ragazzi in campo. Solita identica formazione schierata da Urbani, che continua per necessità a schierare Artuso terzino destro, ma si rivelerà anch'esso determinante nel corso del
match. Dopo il vantaggio ospite è solo Gemina, che a testa alta piano piano comincia a marciare, comincia a ingranare, comincia ad esserci. Tanti errori sottoporta inizialmente. Come quel gol già scritto su pallone alla Del Piero messo in mezzo in rovesciata dalla sinistra da Piubello che però Scolari tutto solo colpisce la traversa di piattone.

E' difficile credere che dopo questi rari colpi la squadra possa portare a casa il match. Ma la partita come si sa è piena di colpi scena. E soprattutto la squadra c'è. E si vede. Grandi percussioni sia dalla destra (con Artuso maggiormente) che dalla sinistra. Per vie centrali il gioco non riesce ben a filtrare. Si cercano maggiormente gli attaccanti e le fasce.

L'occasione più ghiotta arriva sui piedi di Tony gol che a tu per tu col portiere non si fida nel tiro, lo inganna scartandolo ma poi viene fermato dai difensori. Che sfortuna per lui. Ma quando si continua poi si ottengono i risultati. Su quel pallone che Tony c'ha creduto in scivolata mette dentro. I difensori che erano pure in vantaggio su di lui non devono altro che chiedere pietà.

Ora la squadra avrebbe due alternative: fermarsi o dimostrare che la squadra ha fame di vittoria. E invece il secondo tempo che speravi. Quel Gemina che riparte con gli stessi effettivi passerà con Artuso prima che si mangia tre giocatori avversari prima di insaccare dentro. Un grandioso gol ma che non compensa la perla di Spladore poco dopo al volo che il portiere sa solo guardare dentro alla porta capendo che stasera non c'era proprio più niente da fare.

Esattamente proprio più niente da fare. Il Gemina mantenendo il vantaggio (Ferraretto per Scolari, Molinaro per Tonello) fino alla fine riuscirà a mettere in cassaforte il risultato.

Certo, dosare le forze ora è importante, ma la prossima gara martedì sera, nel derby contro il San'Andrea dirà già se questo Gemina è davvero una squadra. La prova del nove come direbbero alcuni. Ma arriva nel momento giusto.

Tra l'altro mancherà per squalifica anche Zanconato. Ora Livio dovrà vedere se riuscirà a recuperare qualcuno per il match. Un gran peccato toccare la squadra ora come ora.

Martedì sarà la partita dalle mille una notte. La partita della vita. La partita della verità.

Per un martedì da leoni.

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