giovedì 12 aprile 2012

LA VITTORIA CHE VALE IL PRIMATO, IL DOPO NOVENTA

Un primato che il Gemina non otteneva da ottobre 2010.


Una vittoria che pesa come un macigno. La vittoria della forza e del cuore che serviva ai gialloverdi per spiccare il volo, rompere ogni equilibrio del girone promozione, rilanciandosi in campionato e togliendo il primo posto al Noventa. Una vittoria che vale il primo posto e che, dobbiamo dire, sottovoce i ragazzi di Urbani hanno preparato con la massima cura.

Padroni del proprio destino. Non si diceva troppo in giro per pensare di essere ancora una volta troppo masuchisti. Ma la gara di ieri sera aveva un significato troppo importante. E a situazioni di questo tipo i gialloverdi troppe volte se le sono trovate davanti. Ultimamente però i zimellesi avevano sempre steccato nella partite decisive. Questa volta, quasi nel silenzio no.

Perchè quella di ieri sera non è stata una bellissima partita dal punto di vista tecnico, ma al Gemina va dato il merito di aver tenuto in bilico la gara senza dilungarsi troppo e concedendo pochissimo al Noventa. Una ripresa in cui ci si aspettava qualcosa in più dal Noventa, primo in classifica, e invece ne è uscito lo spirito dei gialloverdi. Per una volta l'esperienza è stata fondamentale ai zimellese.

Ma nel complesso ci sono stati tanti dati confortanti. A centrocampo la squadra di Urbani è tornata a farsi sentire. E' stato determinante nelll'inquadratura del cerchio che ha sempre interrotto ogni accellerazione vicentina, soprattutto per vie laterali.

Il Gemina ha costruito nel momento più delicato l'azione dai tre punti. Un'azione macchinosa, costruita con un possesso di palla costante, un contropiede fulmineo con il cambio passo veloce e una determinazione di tutti gli undici in campo che mai come questa volta è stato così concreto.

Bene il reparto difensivo che forse è stato un pò leggerino sul finire, quando c'era paradossalmente da gestire soltanto il vantaggio. Bene il centrocampo che, dopo un primo tempo non del tutto sufficiente, è divenuto la chiave della partita.

Bene i cambi di Urbani, decisivo il cambio fra Baschirotto e Cesaretto per dare maggiore vivacità agli esterni che, senza reali punti di riferimento in avanti, possono inserirsi e salire insieme.

Il Noventa ha dimostrato quell' equilibrio che era stato decisivo nella gara di Coppa. Un Noventa che il Gemina si aspettava così ma che forse non è riuscito per davvero a venir fuori durante la partita.

Gianesini ha dovuto in sole due circostanze sventare due offensive bianconere divenendo sul finire la divina provvidenza.

Lasciando per un attimo in sospeso l'episodio del rigore, contestato e parato da Gianesini, che poteva costare caro ancora una volta ai zimellesi, c'è da sottolineare che solo il Gemina diventerà con il primato padrone del proprio destino.

E questa volta conteranno soltanto le gambe.


Tabellino:

Gemina: Gianesini 8; Tosato 7 Balestro 6, 5 Zanconato 7 Tonello 7 (20' st Fontana 6, 5); Leorato 6, 5 Tonello Michele 6, 5 (25' st Scolari 6) Massignan 7, 5 Fontana 6, 5 Artuso 6, 5; Baschirotto 6 (1' st Cesaretto 7).


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