venerdì 20 aprile 2012

GEMINA ZIMELLA 1 - BRENDOLA 2

ZIMELLA - Padroni del proprio destino.


(E così è stato).

GIOCHI DI PAROLE - A Zimella ci si giocava la qualificazione alla fase finale del torneo fra i gialloverdi di Urbani - a cui basta una vittoria per passare aritmeticamente il turno - ed il Brendola - il quale, oltre a vincere, deve sperare in un più che improbabile passo falso del Noventa. Difficile ma non impossibile come insegna questo campionato imprevedibile.

SCHIARITE E VERDETTI - Una settimana da cardiopalma, con capovolgimenti di umori e sensazioni, alla vigilia di una gara che nel giro di tre giorni per il Gemina Zimella è diventata la sfida nella sfida. Dopo il pari esterno del Noventa martedì scorso a Sant'Anna, i zimellesi sono riusciti a tenere stretto (in concomitanza coi bianconeri) il secondo posto. E se dopo la sconfitta di lunedì il Gemina dipendeva dai risultati dagli altri campi, questa sera il coltello passa nelle mani di Massignan e compagni. La palla passa per Zimella quindi, e sono i gialloverdi a sancire questo ultimo verdetto.

STATISTICHE E RUOLI - E pensare che quello appena passato è stato un anno condizionato da troppe cadute proprio in questi generi di partite. Una discontinuità dei risultati che i zimellesi possono cancellare in un sol colpo. E chi l'avrebbe mai pensato. Il Gemina Zimella, con mezzo reparto difensivo out per infortuni e squalifiche, si affida alla miglior formazione possibile. Massignan tornava a fare il difensore al centro della difesa con Zanconato e Fontana a supporto; centrocampo rinvigorito dal capitano Artuso che deve darsi un gran daffare con Fontana e Tonello Michele. In avanti Cesaretto deve essere l'arma in più per far da collante alla torre Baschirotto al centro dell'attacco. Il Brendola, squadra equilibrata in tutti i reparti, si affida al 3-4-2.

PRIMO TEMPO - L'inizio concentrato dei zimellesi porta ad un paio di opportunità per passare immediatamente in vantaggio. Come contro l'Asigliano sono le conclusioni dalla distanza l'arma più usata nei primi minuti. Artuso ci prova con una gran botta ma il suo tiro si stampa sulla traversa.
Poco dopo sarà ancora lui a provarci ma il tiro è mal calibrato e termina alto. Gianesini c'è e pure la difesa si destreggia in maniera egregia. Cesaretto è vivo sulla sinistra e scocca assist preziosi per i suoi compagni, come al 15', quando Fontana può calciare in porta ma la sua perla termina abbondantemente alta sopra la traversa. Anche Massignan, seppur dalla difesa, non perde il "vizio" di provarci e da punizione al 20' prova il colpo da maestro ma la palla termina a lato di poco.

E' il preludio al gol, che arriva al 22' dopo un tentativo di smarcatura di Scolari sulla sinistra al limite d'area, la palla che gli rimbalza addosso e che schizza in profondità diventa un assist perfetto per Baschirotto che di destro può battere il portiere in uscita.

Proprio come nella precedente sfida però la partita a questo punto si destabilizza un pò. Il Noventa guadagna campo e il Gemina inevitabilmente si incartoccia ancora una volta in un vortice senza fine. A farne le spese al 30' è un errato rilancio di Zanconato dentro l'area di rigore che diventa un assist per l'avversario che può sigillare in rete il pari legittimo. Sopraffatti dall'unico errore di questo primo tempo se consideriamo il buon possesso palla dei primi 20-25 minuti.

Al 30' il Gemina ha l'occasione di passare di nuovo in vantaggio, prima con una tremenda palombella di Tonello Michele dai 20 metri che termina di poco fuori. Poco dopo un colpo di testa di Cesaretto che viene incredibilmente respinto in angolo. Fischio finale di primo tempo.

SECONDO TEMPO - Nella ripresa i ragazzi di Urbani partono con la stessa intensità del primo tempo. Cesaretto sulla sinistra costruisce un'ottima occasione per passare ma il suo tiro viene ancora una volta respinto dal portiere vicentino. Sembra che il motore del Gemina passi proprio da queste efficaci accellerazioni. Artuso poco dopo ci proverà dalla distanza ma la difesa del Brendola questa volta non lascerà scampo al capitano. Al 10' il Gemina sembra aver la chiave per aprire la porta avversaria ma al momento la porta non vuole essere raggiunta: i lanci lunghi per gli attaccanti non portano le sperate occasioni per colpire.

Una gara, al 15', che piano piano si inguaia pericolosamente. Perchè il Gemina fa fatica a trovare l'appiglio giusto e così facendo si allunga. Il centrocampo si spezza e paradossalmente il Gemina sembra non riuscire a trovare il filo che lo può condurre verso una rete scaccia-guai.

Il Brendola è spavaldo, ci prova da punizione al 15'  non lasciando campo ai gialloverdi. Quando possono i vicentini si difendono come possono ma le offensive gialloverdi non fanno più male. Il pallone comincia a scottare e i minuti passano. Un mea culpa che porta inevitabilmente alla rete ospite al 30'. Una rete che spezza gambe e testa ma non la voglia di provarci fino alla fine. Proprio sul finire il Gemina ha un sussulto per tentare un pari mai così beffardo.

TRIPLICE FISCHIO AMARO - Il triplice fischio finale però nega anche questa ultima gioia e aspettando il verdetto dagli altri campi il Gemina si consola col fatto di averci per lo meno provato.

Padroni del proprio destino, appunto.


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