venerdì 27 marzo 2015

25^GIORNATA: RIMONTA PAZZA GEMINA, DALLO 0-3 AL 4-3 IN QUINDICI MINUTI. TEONGHIO SCONFITTO E CAMPIONATO RIAPERTO. TRIPLETTA REBUSTI, SEMPRE PIU' DECISIVO

ZIMELLA - Ci sono gare che vorresti scrivere. Partite indecifrabili, chiuse già dopo un primo tempo anomalo della squadra zimellese. Per di più con la nuova casacca gialloverde e sotto di 3 reti dopo cinquanta minuti. Un Teonghio schiacciassi nel primo tempo, troppo squadra a dispetto di un Gemina svanito, quasi da colpevolizzarsi per assenze pesantissime (una fra tutti quella di Pellizzaro). Un Gemina avvinghiato nella propria metà campo, senza mai fare male veramente nei primi minuti.

Un inizio in salita per la squadra di Urbani, Teonghio in avanti dopo un quarto d’ora con un gol di rapina del migliore in campo D’Oca. Un dai e via legittimo, un diagonale vincente dello spumeggiante attaccante vicentino che batte Boscaro in uscita. Vantaggio meritato, un Gemina impalpabile ma in una gara che resta a tratti avvincente

Martello e Rebusti ci provano da fuori timidamente, Leonardi poco dopo mette fuori tutta la difesa gialloverde con un pallone filtrante che Castellan non riesce ad intercettare con il destro. Pericolo scampato, Rebusti e compagni non riescono a fare la differenza e il centrocampo non pulsa come altre volte. Il Teoghio ripartirà il più delle volte con accelerazioni fulminee, un ostracismo impercettibile della squadra zimellese che in qualche modo sa rimanere in partita. Artuso e Leorato provano a dare la scossa, ma il risultato rimane invariato. Anche Bertagnon, indispensabile per gli ospiti, tenta dalla distanza. Castellan in fuga manca il raddoppio al 30’, ma è più fortunato due minuti dopo ad insaccare un’azione corale di tutta la propria squadra. Il Teonghio protegge il primato e lo consolida con una prestazione delle sue.

Ripresa ancora più avvolgente, il terzo gol di Castellan mette al sicuro una gara fin lì a senso unico. Una gara che perde di intensità ma non di valore. Anche se la traversa vicentina scuote l’animo della panchina gialloverde che grida il time out. E qui inizia un film nuovo, un film che riparte dal 20’. I cambi fanno la fortuna del Gemina che rimane in partita anche dopo l’1-3 di Rebusti al 25’: una rete bellissima, di testa, che spiazza Zattra.
Sembra la ciliegina, il senso dell’occasione persa, il regalo che fa evitare una brutta sconfitta e per di più inaspettata. C’è da guardarsi alle spalle, non più al resto della classifica. I discorsi si fanno già consolatori. Ma una manaccia in mezzo all’area di Zuccante regala al 33’ il penalty del 3-2 che Rebusti non sbaglia. Una gioia che dura il tempo della ripartenza, l’orologio sembra già scadere e il Teonghio tiene botta seppur in leggero calo fisico e mentale.

Ora il Gemina ci crede. Il Teonghio pensa a proteggersi. Gara in equilibrio, ma la forza dei padroni di casa sospinge l’insperato force nell’area vicentina di Martello e compagni. Dopo un batti e ribatti ecco un pallone al bacio che al volo Leorato colpisce di destro insaccando nel sette. E’ il pari della rimonta consumata, della gioia illegittima che i tifosi innalzano quasi come una vittoria. Il coraggio di Artuso, la progressione di tutta la difesa che lavora coralmente come avrebbe dovuto fare dall’inizio. La crescita individuale di tutta la squadra è il tratto più bello di una gara che fino a dieci minuti prima sembrava tristemente persa.

Già, il pari che equivale alla vittoria inaspettata. Infine, la giocata da cardiopalma di Rebusti, la volée perfetta, la rete del 4-3 che racchiude un risultato da incorniciare. Una rimonta che entra nella storia delle pagine sportive amatoriali.

Una reazione che fa impazzire tutta la panchina e il numeroso pubblico. Una giocata che riapre incredibilmente un campionato. Un Gemina che si rimette in corsa per tutto, ma è il pensiero di come il Gemina ci sia riuscito che più conta. Una rimonta che annulla, dall'altro, ogni dolce pensiero vicentino: lacrime e rimpianti per un campionato in parte mangiato. Ma il condizionale è d’obbligo per un finale di marzo tutto da seguire.

Boca Junior-Sant’Andrea
Gemina Zimella-Robur Roveredo
Brendola-Teonghio
La Favorita-PSV Noventa
Nova Gens-Viceversa

Una classifica che parla da sola:

Sant’Andrea 48
Gemina 46
Teonghio 46
La Favorita 45
Nova Gens 43

C'è da viverlo fino in fondo questo campionato, un finale pazzo. Troppo pazzo. Uno sguardo, ma due sguardi davanti. Onore al calcio, onore a due squadre che c'hanno fatto divertire parecchio.

Tabellino:

Gemina: Boscaro, Piccino (Guglielmi), Massignan (Bressan, Zaffaina), Zanoni, Tonello, Martello, Leorato, Artuso, Bellini (Dalla Bona), Rebusti. All.: Urbani. A disp: Molinaro, Pescetta, Frigo.

Teonghio: Zattra, Fontana, Nale, Bellin, Matteazzi, Bertagnon (Zuccante), Leonardi (Cichellero), Xheka, Castellan, D'Oca. All.: De Vita.




1 commento:

Anonimo ha detto...

Apprezzabile aderenza dell'articolo agli accadimenti. Vorrei qui solo aggiungere una doverosa precisazione: il T09 ha divorato il campionato in numerose altre occasioni antecedenti al suicidio sportivo avvenuto contro il Gemina. È un campionato e non una finale di coppa (+7 il massimo vantaggio conseguito). Una squadra che vince 3 a 0, inoltre, con buona pace di un avversario rassegnato e poi rianimato dalla paura, non potrà nemmeno mai nascondersi dietro a un cambio errato per giustificare la propria follia. Con la determinazione e la personalità mostrata dal Gemina, questo T09 avrebbe archiviato il campionato già da oltre un mese. Bravi voi!

Luigi De Vita