giovedì 17 dicembre 2015

13^GIORNATA: GEMINA E VICEVERSA FINISCONO A TAVOLINO (0-3), GIALLOVERDI IN 7 E COSTRETTI AL RITIRO DOPO SOLI 20 MINUTI. GARA SOSPESA SULLO 0-2 PER GLI OSPITI

Santo Stefano di Zimella - L’ultima gara del girone d’andata tra Gemina di Zimella e Viceversa è durata giusto il tempo di un caffè. O di un aperitivo se preferite. Un caso raro, più unico che raro per una società tra le più longeve nel CSI, ma che nel calcio amatori può anche accadere. Una squadra zimellese ridotta alle ossa, con una rosa pressoché condizionata da infortunati, alcune squalifiche (derivate soprattutto dal lazzaretto che ha provocato l’arbitro la volta precedente) e, infine, forfait improvvisi. Una squadra che probabilmente non avrebbe voluto neanche scendere in campo: sotto di due reti - in 7 uomini (Molinaro, Baraldo, Zanconato, Tosato, Zaffaina, Bressan, Bogoni) - dopo pochi minuti, contro un carico e motivato Viceversa. In più, una squadra che ha dovuto fermarsi anzitempo in seguito ad un ulteriore infortunio. Gara sospesa e giudice sportivo che farà prevalere il regolamento, con uno 0-3 a tavolino inflitto che non cambierà tanto dal punto di vista numerico e di classifica, ma sul piano morale ha decisamente lasciato il segno.

A ripensarci bene, ad inizio campionato, quando il Gemina cullava sogni d’oro per un primato che dopo il derby vinto col Sant’Andrea (quinta giornata) sembrava destinato a diventare un chiodo fisso fino al termine della stagione, ci ritroviamo all’ultima giornata d’andata con umori completamente opposti. E non soltanto per l’esito dell’ultima partita, contro il Viceversa, che sembrava dovesse già essere persa in partenza (ultima vittoria risale al 26 ottobre). Una situazione in classifica (sesto posto a tre punti dal duo Boca-Pressana) che non è un’eccezione se pensiamo al passato. Anche nel 2013, l’anno in cui il Gemina vinse il girone B battendo tutte le dirette concorrenti, tra gennaio e febbraio la squadra perse più di qualche punto. Un periodo che tradizionalmente non ha mai portato fortuna alla rosa di Urbani.

Ma mai si sarebbe pensato di vedere una squadra sgretolarsi così brutalmente in un sol mese, con gli infortuni a farla da padrone (se di infortuni vogliamo parlare). Una squadra che, al completo, a ottobre aveva guadagnato nell’ambiente certezze che mai prima si erano avvertite. Certezze che pian piano si sono affievolite, proprio quando è mancata la grinta dei giorni migliori. Quando le altre hanno cominciato a correre come dei razzi con formazioni che di anno in anno sembrano sempre di più dei carrozzoni impazziti, il Gemina si è completamente arenato su sé stesso. Colpa, dicevamo, di numerosi acciacchi che però si potevano e si dovevano mettere in preventivo ad inizio stagione.

Giocatori che già l’anno passato avevano accusato dei problemi ma che nessuno probabilmente si aspettava di vedere così prolungati. Speriamo, visto che questo sarà uno degli ultimi post dell’anno, che il 2016 possa (prima nel gruppo e dopo nei risultati) far trovare quella continuità e tranquillità mancata in questo anomalo girone d’andata. Un girone d’andata che ha riservato un’anomala dimensione lunedì sera con appena 7 giocatori disponibili. Cose che una squadra come il Gemina non può permettersi, soprattutto se si considera che le squalifiche hanno inciso più degli stessi infortunati.

Non resta a questo punto che farsi un giretto di campo tutti assieme, capire dove questa squadra ha intenzione di andare, capire se il gruppo ha ancora voglia di giocarsela alla pari con tutte e divertirsi, nello spirito del CSI, come è sempre stato fatto.

Stabilire chi abbia torto o non torto della gara di lunedì non ha senso. Il Gemina deve prendersi, come ha del resto fatto, le proprie responsabilità. Deve ripartire con la testa bassa e cercare fin da subito di allontanare ombre funeste, tornando a fare risultato lunedì prossimo contro il Vadense. Ecco, proprio l’avversario che ci voleva (probabilmente) per rimettersi subito alla pari ritrovando quella via smarrita che si vorrebbe di nuovo farla brillare.

Nel frattempo, Buon Natale a tutti!

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