Il Pojana passa 3 a 1, seconda sconfitta consecutiva del Gemina che non sa più vincere e perde ancora la testa. Ora lunedì il derby contro il Boca: il commento.
Seconda
sconfitta di fila che pesa come un macigno per il Gemina, tornato a casa da
Pojana a mani vuote (sconfitto 3 a 1) e con ancora meno certezze. Svuotato mentalmente
dal fatto che prestazioni e risultati non stiano più arrivando. Gli alibi li
abbiamo giù utilizzi tutti: infortuni, modulo, le condizioni di molti
giocatori, il periodo non favorevole e la qualità degli avversari che in queste
ultime giornate s'è fatta prevalere.
Il Gemina
sembra sia rimasto all’ultima convincente prova casalinga contro il Sant’Andrea.
Eravamo ancora sulla chioccia del parrocchiale. Si è come arricciato dentro l’orgoglio,
è tornato scarico mentalmente alla prima gara al Comunale di Santo Stefano, e
si sono aggiunte una serie di “sfighe” che chiamarle malamente così le
raggruppa tutte. E’ evidente che questa squadra non può essere quella che ha
battuto (convincendo) il Sant’Andrea, non può essere quella della striscia
positiva, non può essere nemmeno quella che un mese esatto fa stava in testa
alla classifica. Ma è pur
vero che mentre le altre corrono (Viceversa e Nova Gens sono sempre più in
fuga), dall’altro ci sTa una classifica che in questo momento mette fuori dai
giochi perfino la squadra di Urbani. E non deve sorprendere il fatto che su 5 posti disponibili per le fasi finali (per fortuna!), in questo momento a rischiare di più ci
sia proprio il Gemina.
Gli ultimi scontri
diretti sono andati persi, la squadra dopo due mesi dall’inizio del torneo non
riesce più a trovare la propria reale identità. E il gruppo ha bisogno di uno
scossone forte, che parta da chi questo Gemina lo ha visto crescere fino a
oggi.
C’è bisogno
di ripartire con la stessa voglia dei giorni migliori. Senza fare
esempi che fuoriescono dal contesto amatoriale, bisognerebbe andare non tanto
lontano da qui e vedere cosa succede alla domenica pomeriggio su qualche campo
dilettantistico. Squadre che senza un euro riescono miracolosamente a riemergere
grazie a sudore, fatica, determinazione, continuità in allenamento e tanto,
tanto cuore.
Insomma, ci
sta di perdere a Pojana, sia chiaro. Ci sta di perdere in un campo mai
favorevole alla squadra. Ci sta di perdere in questo momento la testa. Non ho
mai visto un Gemina scintillante tra novembre e dicembre. Ci sono sempre stati
momenti altalenanti coinciso con il periodo più freddo dell’anno. Quando l’infermeria
comincia a riempirsi, quando qualcuno salta l’allenamento perché comincia ad
esserci troppo freddo, quando di fatto la rosa non riesce ad essere completa e compatta.
La carretta
la deve tirare sempre chi ha più anni sulle spalle. E anche stavolta dovrà
essere determinante per ritornare a quella vittoria (magari lunedì contro il
Boca?) che darebbe uno scossone decisivo al gruppo. La vittoria aiuta sempre,
il campionato sicuramente potrà evolversi nel corso del girone di ritorno e
quando torneranno i tempi maturi, siamo sicuri che tornerà anche il ruggito
vincente del Gemina di Zimella.
Intanto ci
dobbiamo accontentare di quello che passa in convento. Ieri sera la squadra era
pur partita bene, il vantaggio del Pojana con Pasqualin veniva ripreso da Bernarello su penalty, Una gara tutta da giocare, prima di perdersi tra il nuovo vantaggio vicentino, l' espulsione di
Coldebella che ha condizionato il secondo tempo e un Pojana che c’ha messo più cuore per proteggere i tre punti. Ora il Pojana torna a respirare, il Gemina boccheggia ma l'aria è più pesante.
La classifica
mette tristezza, ma ora la concentrazione deve già essere alta per la prossima
sfida al Comunale contro il Boca. Gare dal sicuro valore tecnico e statistico, visto che il Gemina sa mettere il turbo proprio quando lo si dà per finito. Con i cugini del Boca la motivazione dovrebbe già essere implicata nel titolo. E se scusate
se è poco…
Tabellino:
Barcaro, Piccino (10' st Zanconato), Massignan, Baraldo, Coldebella, Artuso, Leorato, Bernarello, Tondini (1' st Scolari), Bressan, Rebusti. A disp.: Guglielmi, Randon, Zaffaina, Bogoni. All.: Urbani.
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