Gemina batte 4-2 La Favorita e torna in corsa per i playoff.
Il rammarico
del pareggio sofferto contro il Pojana tre giorni fa, rimaneva racchiuso nel
doppio vantaggio zimellese nei primi 10’ non capitalizzato al meglio nell’arco
dei settanta minuti. Un punto che visto l’andazzo generale (tra forfait di rosa
e mancanza di continuità in una classifica sempre più incerta), avrebbe steso
chiunque a tre giornate dalla fine. Una rincorsa ad Agugliaro e Boca Junior che
sarebbe sicuramente passata dai due scontri diretti attesi nei prossimi 3 turni. Sfide che varranno l’ultimo posto per la fase finale, sfide che
accendono un finale di campionato altrimenti già definito.
Il Gemina Zimella compie il proprio dovere di fronte il pubblico amico. Stende con
gloria una Favorita che dal campionato ormai non poteva chiedere più nulla, se
non proteggere un terzo posto (quasi) al sicuro, e per una formazione pur sempre
di rango. Una vittoria per 4-2 che assume un valore ancora più determinante per
la classifica, perché consente di raggiungere Agugliaro e Boca Junior a 39
punti, con una partita in meno e con la sensazione che ancora una volta il
Gemina abbia il joystick del proprio destino tra le mani.
Una gara non
facile quella disputata contro La Favorita,
al di là di alcune assenze che la squadra ha imparato a farne anche a
meno (ma pur sempre pedine che avrebbero portato qualche punto in più). Artuso
dopo appena 5’ tra l'altro ha fatto ricordare la gara di tre giorni prima. Una zampata su
traversone di Massignan maligna che provoca una reazione super degli ospiti. Il
pareggio su punizione del solito Dal Grande al 10’ farà ritornare i vecchi
fantasmi di una squadra a sprazzi schiacciasassi, ma dall’altra fragile se
pressata nei punti più nevralgici (due pali in 15’ colpiti dai biancorossi). Ma
la fortuna di Urbani sono stati proprio gli uomini messi sulla graticola lunedì
scorso: in difesa Massignan9 e Baraldo hanno dato prova di maturità col passare
dei minuti, evitando magari di abbassare troppo la squadra e provandoci se chiamati
in causa: nel rigore procurato da Artuso al 35’ e trasformato da Massignan c’è tutto l’orgoglio di un reparto che con Tonello e Leorato (questa sera in
versione terzino) ha chiuso perfettamente il cerchio. A centrocampo il ritorno
di Bernarello e la vitalità di Martello e Tondini alla lunga hanno dato i buoni
frutti. Bressan, supportato da Artuso in attacco, nel momento chiave del primo
tempo ha tirato fuori le unghie ed è stato decisivo per l’allungo dopo il 2-2
firmato De Grandi al 18’.
Protagonista
della rete partita al 30’ della ripresa Bernarello, al rientro, che dal limite dell’area ha fatto partire
un destro che si è insaccato alle spalle del portiere. A gara ormai compromessa
la quarta rete di Artuso che ha chiuso definitivamente i conti.
Una vittoria che a conti fatti restituisce ciò che contro il Pojana era stato tolto. Una vittoria che incornicia alla perfezione due finalissime contro Boca Junior (sconfitto nel recupero) e Agugliaro che sicuramente dovrà fare resettare tutto, voltando pagina e riprendendo il cammino senza scorie. Magari con un Chioetto in più a dar man forte all'attacco. Magari riprendendo il filo dove si era interrotto esattamente un anno fa.
Il momento è cruciale.
Una vittoria che a conti fatti restituisce ciò che contro il Pojana era stato tolto. Una vittoria che incornicia alla perfezione due finalissime contro Boca Junior (sconfitto nel recupero) e Agugliaro che sicuramente dovrà fare resettare tutto, voltando pagina e riprendendo il cammino senza scorie. Magari con un Chioetto in più a dar man forte all'attacco. Magari riprendendo il filo dove si era interrotto esattamente un anno fa.
Il momento è cruciale.
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